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18 Aprile 2024

Al Rotary Club, Massimo Nava e Luigi Vicinanza su elezioni Usa e Europa


luigi-vicinanzamassimo-nava-foto(Massimo Masiero) Livorno – novembre. Una serata dedicata all’attualità politica e alla narrativa, quella dell’altra sera al Rotary Club, allo Yacht Club, e non poteva essere diversamente perché ospiti della serata erano Massimo Nava,(foto a destra), scrittore, editorialista e inviato di guerra su fronti caldi del mondo, che ha presentato il suo ultimo lavoro “Il mercante di quadri scomparsi, e Luigi Vicinanza(foto a sinistra), altro giornalista di razza, ex direttore del’Espresso e recentissimo direttore de “Il Tirreno”, che per una sorprendente combinazione si sono ritrovati dopo trent’anni dall’ultimo incontro nella stessa città.
E la serata è scivolata via interessante e piacevole per la capacità dei due di raccontare a poche ore di distanza le vicende elettorali statunitensi. L’effetto Trump in sostanza ha tenuto banco ribaltando, ma non di tanto la scaletta dell’incontro, che prevedeva realtà europea, immigrazioni, emergenze, attese per il futuro. Il presidente del Rotary, Augusto Parodi, ha illustrato il profilo professionale dei protagonisti della serata.
L’incontro è iniziato con una panoramica sulle prospettive elettorali statunitensi e sul neo-presidente, che sta diventando una realtà da incognita. Proprio in queste ore, ironia della storia, due sono le ricorrenze “secolari”, da ricordare: 9 novembre 1989, crollo del muro di Berlino e 9 novembre 2016 Donald Trump eletto alla casa Bianca. Ieri l’abbattimento per riunificare est e ovest tedesco, oggi l’innalzamento di una barriera tra Usa e Messico contro i migranti. Ha sottolineato Massimo Nava.
Una premonizione di tempi bui? Certamente incerti e non sereni perché vi sono scadenze importanti per il futuro dei continenti di qua e di là dell’Atlantico. Il brexit inglese ha già sancito una spaccatura, che diventa sempre più insanabile. Il 4 dicembre il referendum italiano metterà a dura prova il paese, mai diviso come in questo periodo. A primavera le elezioni in Francia con Marine Le Pen, leader del Front Nazionale primo partito di destra, che si appresta a dare la spallata definitiva alla tentennante posizione del premier Francois Hollande socialista, abbandonato anche dai ceti operai che si stanno orientando a destra. In arrivo anche le elezioni in Olanda con il leader di destra Geert Wilders, contro gli immigrati, e ancora l’Austria che ripete le elezioni ed ha Norber Hofer, destra, favorito, per non dimenticare l’Ungheria con Viktor Orban , già in fase avanzata ad erigere muri di filo spinato. E infine le elezioni in Germania dove Angela Merxel sta perdendo consensi sempre a favore di venti populisti. Uno scenario che potrebbe fare rabbrividire chiunque. Anche perchè l’Unione Europea, con la sua macchinosa burocrazia impegnata a spulciare i bilanci dei singoli stati in nome di una mal interpretata austerità che imbriglia lo sviluppo, non è stata capace di realizzare un piano concreto per risolvere il problema dell’immigrazione, annoso e irreversibile, fino a che non si deciderà ad intervenire con aiuti e solidarietà nei paesi, straziati da guerre e regimi incapaci e spesso corrotti. Con queste prospettive per Massimo Nava è da prevedere un modello alternativo di società, che sta cambiando.
Un mondo quindi che appare furioso e invivibile, ha aggiunto Luigi Vicinanza, perché abbiamo vissuto oltre mezzo secolo di pace, benessere, serenità e democrazia, che negli ultimi anni la globalizzazione ha interrotto colpendo in particolare il ceto medio. Il tutto è avvenuto fuori dagli schemi tradizionali. Lo scontro si è acuito tra il sistema, composto da una élite che ha goduto di tanti vantaggi, e l’antisistema, fatto di classi sociali modeste e le più colpite. Da qui il ribaltamento totale del comportamento dei cittadini alle urne e la difficoltà da parte dei giornalisti di interpretare questo “mondo furioso” come è accaduto in America. Anche in Europa emergono fermenti difficilmente controllabili con l’esplosione della xenofobia, provocata anche dal negare da parte dell’Unione Europea le “radici cristiane”, che ha reso più difficili i rapporti tra diverse religioni. Nava ha poi sottolineato che anche in Italia si corre il rischio che il M5S da “rete” intercomunicante tra iscritti diventi uno strumento giacobino, con un comitato che decide, come il direttorio della Rivoluzione Francese. Rispondendo aduna domanda sulle condizioni di vita degli immigrati di seconda e terza generazione, ha ricordato che, non essendo mai stati considerati francesi dagli autoctoni, hanno vissuto nelle periferie.
Il libro di Massimo Nava: “Il mercante di quadri scomparsi”, Mondadori, un thriller giallo ambientato a Montecarlo. Un intreccio tra delitto e intrigo, indagine poliziesca e ricerca di opere d’arte trafugate o scomparse sul filo del rischio e della cattura. E uno spicchio di Livorno: il “Nudo di donna su cuscino blu” è il Modigliani tanto ambito e cercato. Su questa falsariga si sviluppa la trama, con riferimenti alla bellezza dell’opera d’arte e all’ebraismo in tempo nazista, in un contesto storico ben documentato, che si collega anche ad un presente non ancora compiuto.