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28 Marzo 2024

Bacini di carenaggio, porti turistico e mediceo: 12 domande in attesa di risposta


Livorno, 3 luglio. Hanno preso carta e penna ed hanno inviato, il 14 marzo scorso, al Comune e All’Autorità Portuale una lettera in cui ripropongono il problema dei bacini di carenaggio, del porto turistico e del porto mediceo. L’hanno scritta le Associazioni A.L.B.A (Alleanza, Lavoro, Beni comuni, Ambiente) Livorno, Buongiorno Livorno, Oltre per Livorno e la Federazione livornese del Partito Rifondazione Comunista. E i loro rappresentanti l’hanno illustrata in un incontro con la stampa.
Il documento contiene una richiesta di informazioni circa la coerenza di compatibilità ambientale fra le attività industriali connesse al cantiere e ai bacini e la realizzazione di “residenze turistiche” nell’area nota come “Porta a mare”. “Poiché ad oggi – sostengono i promotori dell’iniziativa – non abbiamo avuto alcuna risposta, per quanto anche sollecitati, ci siamo decisi ad ampliare il campo della richiesta iniziale ad altre questioni di carattere urbanistico relative alla stessa area e a porre tutto all’attenzione della cittadinanza”. “Non è ammissibile infatti che essa sia tenuta all’oscuro di operazioni e progetti che la riguardano così profondamente sia perchè si tratta dell’assetto della parte più identitaria della città (il Porto Mediceo) sia per le significative implicazioni che l’uso di quest’area ha con la fame di lavoro che Livorno vive ormai da anni”. I quesiti sono dodici:
1) Il piano particolareggiato della “Porta a Mare” risale al 2003, i bacini di carenaggio sono stati in funzione fino al 2007, l’attività industriale del cantiere risale alla fine dell’ 800 e dura tutt’oggi. Come mai Comune, Provincia, Regione hanno autorizzato senza preoccupazioni ambientali “residenze turistiche” vicino alle attività portuali e industriali?
2) Come mai solo recentemente è stata espressa preoccupazione per la vicinanza del lavoro nei bacini (che può essere regolarmente confinato) alle residenze turistiche?
3) I bacini sono un bene pubblico che deve produrre reddito (oltre che lavoro), il bacino grande in muratura venne ultimato nel 1975 con un costo di 45 miliardi di lire pubbliche; chi ha la responsabilità del mancato introito dal 2007 ad oggi?
4) A chi sono affidati i bacini, il loro uso ed il pagamento dei corrispettivi ad oggi?
5) Le “residenze turistiche” della “Porta a Mare”, già costruite e messe in vendita, erano state presentate come conseguenti e poste a servizio del progettato Porto turistico nel Mediceo. Per quale motivo si è rovesciato l’ordine temporale e non si è curata la contemporanea realizzazione delle strutture del porto e dei servizi turistici?
6) Cosa impedisce la costruzione del Porto turistico (altra fonte di lavoro) la cui realizzazione risulta affidata dal 2015?
7) Il molo recentemente costruito di fronte e parallelo all’ Andana degli Anelli è nell’area del porto Mediceo. E’ conforme al progetto turistico? E chi l’ha realizzato?
8) In quale forma sono stati redatti i contratti di vendita delle “residenze turistiche” ed i compratori sono stati avvertiti della destinazione d’uso del loro acquisto?
9) Nel Piano Regolatore Portuale (tavv 03 “limiti demaniali” e 14 “diporto nautico”) il molo Mediceo, demanio marittimo, e l’area attualmente occupata dai nuovi edifici già costruiti lungo piazza Mazzini, sono destinati ad “aree per il reperimento degli standards (parcheggi)”. Si tratta di un errore o di una falsa indicazione per la realizzazione del porto turistico?
10) L’Autorità Portuale ha la reale volontà di mettere a reddito rapidamente i bacini nella loro piena potenzialità nel modo previsto nel P.R.P., Piano Regolatore Portuale, (scheda tecnica 11 “aree cantieristiche” delle N.T.A.)? In caso contrario chi paga per il mancato o diminuito reddito di una proprietà pubblica produttiva?
11) Quali iniziative intendono assumere il Comune e l’Autorità Portuale per far rispettare le indicazioni del Piano Regolatore Portuale e del Piano Regolatore in merito al porto turistico, alle conseguenti residenze turistiche, all’operatività dei bacini e contigue banchine di allestimento e al completamento della viabilità anche pertinente retrostante?
12) Quali iniziative intendono assumere il Comune e l’Autorità Portuale per tutelare il lavoro portuale e non aumentare nell’area portuale una residenzialità incongrua e disturbante, difendendo, nel porto, il lavoro e le attività produttive e non la speculazione edilizia?”
I richiedenti attendono risposte.