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28 Marzo 2024

Braccio morbido, badante artificiale, esplorazione dei fondali marini: è la soft-robotica del Sant’Anna


(Massimo Masiero) Livorno, 22 maggio 2018. Un braccio morbido artificiale per poter far lavare sotto la doccia coloro che sono sprovvisti di arti. E’ il progetto, sostenuto a livello europeo e nazionale, a cui sta lavorando il gruppo di ricercatori del Centro di Ricerca sulle tecnologie per il mare e la robotica marina dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore di Sant’Anna. Oggi, festività patronale di Santa Giulia, ha aperto al pubblico, numeroso e attento, per la prima volta i laboratori dello Scoglio della Regina, ottocentesco stabilimento balneare frequentato dalla regina Maria Luisa d’Etruria, ristrutturato, ampliato e riqualificato dal Comune, dopo il successo della conferenza internazionale RoboSoft 2018, tenutasi dal 24 al 28 aprile al centro convegni Pancaldi e all’Hoterl Palazzo, alla quale hanno partecipato trecento scienziati provenienti dai vari continenti. La ricerca si sta orientando sull’esplorazione dei fondi marini degli Oceani, con grandi prospettive, e alla scoperta di sempre nuove conoscenze scientifiche, attraverso le applicazioni iniziate dall’ormai storico polpo “Octopus” di dieci anni fa, sempre nei laboratori dello Scoglio, ai più recenti prototipi degli ultimi mesi, realizzati utilizzando materiali plastici morbidi, che esposti, nella sala delle conferenze, hanno suscitato, dopo la proiezione dei filmati, l’ammirazione dei grandi e essenzialmente dei bambini, che si sono divertiti a toccare e maneggiare le “plastiche” esposte sognando nuove creazioni e sommergendo di domande i ricercatori.
L’utilizzo dei robot-badanti nelle abitazioni per l’assistenza agli anziani e alle persone diversamente abili è uno degli obiettivi di grande impegno morale su cui s’indirizza la ricerca. Lo è anche la creazione di nuove opportunità per la sicurezza nei luoghi di lavoro in condizioni di rischio e per intervenire con braccia artificiali e gambe sensibili, guidate dall’intelligenza dell’uomo, nella salvaguardia della sua incolumità. Lo ha sottolineato Cecilia Laschi (nella foto all’open day, davanti al tavolo con i prototipi esposti), direttrice del centro, che insieme ai giovani ricercatori, ha illustrato le più recenti applicazioni nel settore biomedicale e della robotica morbida, di cui il gruppo è considerato all’avanguardia della ricerca mondiale. Su questa linea il gruppo continuera a svolgere un ruolo fondamentale nel prossimo futuro. masierolivorno@gmail.com