Capire un’H: il mondo dei diversamente abili
22 Novembre 2016
(Donatella Nesti) Livorno – novembre. Dopo due anni di silenzio torna “Capire un’H” l’evento che si occupa di dare visibilità al mondo della disabilità ed offrire sostegno alla dignità ed al benessere quotidiano delle persone portatrici di handicap. Al di là di qualsiasi pietismo l’associazione che si è costituita con lo stesso nome “Capire un’H” si propone di mettere in campo ogni anno una serie di iniziative che esaltano le capacità delle persone disabili nei vari campi delle attività artistiche dando loro l’opportunità di abbattere non solo le barriere architettoniche ma soprattutto quelle mentali fatte di pregiudizi ed emarginazione sociale. L’associazione ha lo scopo di organizzare spettacoli, dibattiti, film, «parole»,è aperta a tutta la cittadinanza con ingresso gratuito proprio per coinvolgere il maggior numero di persone sui numerosi aspetti che la disabilità comporta.
La manifestazione nata molti anni fa da un’idea di Angela De Quattro è stata portata avanti dalle circoscrizioni fino a due anni fa e si è interrotta con la chiusura della circoscrizioni e la scomparsa di Angela De Quattro. Per volontà del figlio Valerio Vergili e del gruppo che fa parte dell’Associazione l’iniziativa ha organizzato per mercoledì 23 novembre una doppia proiezione al cinema 4 Mori, la mattina per gli studenti, la sera per il pubblico. La proiezione ad ingresso gratuito ha avuto la preziosa collaborazione della Fondazione Maurizio Caponi e SPI CGIL. Il film scelto è “Indivisibili” di Edoardo De Angelis presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia ricevendo numerosi premi. Il film, una prima visione per Livorno, è ambientato a Castelvolturno, le giovani gemelle siamesi sono delle vere e proprie “star”, si esibiscono durante feste, battesimi e matrimoni ed arricchiscono le tasche del padre. Ma Viola e Dasy hanno i loro desideri e con la loro voglia di libertà decidono di evadere dalla loro situazione familiare. Le due gemelle scappano di casa per trovare i soldi e poter finalmente fare l’intervento chirurgico che permetterà ad entrambe di vivere la vita normale che hanno sempre sognato, senza subire sfruttamento ed umiliazione da parte della famiglia e del Parroco del loro Paese. Bravissime le gemelle Angela e Marianna Fontana che hanno dovuto allenarsi a lungo per la parte “Ci sono voluti molti mesi di preparazione fisica intensa, non è semplice rimanere per così tanto tempo unite come due gemelle siamesi – hanno affermato.- Ci siamo immedesimate talmente tanto bene nel ruolo che dopo le riprese non riuscivamo a stare l’una senza l’altra, e sentivamo subito la mancanza. Questa nuova esperienza ci ha davvero insegnato molto”.
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