La sede livornese dell'Avr (foto d'archivio)
Ciclone sull’Avr in arrivo dalla Calabria, si ipotizzano rapporti con la ‘Ndrangheta
9 Giugno 2020
Livorno, 9 giugno 2020 – La Procura di Reggio Calabria. al termine di un’indagine condotta dai Carabinieri, ipotizza rapporti di stabile ed oggettiva agevolazione con imprenditori appartenenti o collegati alle cosche della ‘Ndrangheta e pressioni finalizzate ad ottenere l’assunzione di personale segnalato.
Il Tribunale reggino ha disposto l’amministrazione controllata dell’Avr, la holding che opera anche a Livorno. La Avr, in Calabria come in altre regioni, si occupa di raccolta rifiuti e manutenzione stradale ed a Livorno ha in appalto dall’Aamps alcuni servizi di spazzamento.
Nell’inchiesta calabrese sono finiti politici ed amministratori, oltre all’amministratore delegato e legale rappresentante dell’Avr, Claudio Nardecchia, al responsabile della sede reggina, Enzo Romeo, e ad alcuni tra funzionari e dipendenti indagati, tra l’altro, per concorso esterno in associazione mafiosa.
Accuse pesanti che, al momento, non cambiano il quadro della situazione livornese, dove l’azienda è stata più volte oggetto di critiche da parte dei sindacati fino ad arrivare alla richiesta di sospensione del contratto con l’Aamps e all’internalizzazione del servizio di spazzamento con l’assunzione dei lavoratori della Avr.

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