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19 Aprile 2024

Concerto a Villa Trossi per ricordare Pietro Mascagni


(Angela Simini) Livorno, 10 agosto – Siamo arrivati alla serata clou delle celebrazioni in onore di Pietro Mascagni proposte dal cartellone di Estate a Villa Trossi: l’anniversario della morte del musicista avvenuta all’Hotel Plaza a Roma il 2 agosto del 1945 (foto di Giovanni Giorgetti), è stato ricordato senza enfasi, ma con sincera commozione nello spettacolo “Mascagni e le sue opere” ideato, insieme ad altri incontri successivi, da Fulvio Venturi con lo stesso titolo del suo ultimo libro che ha presentato Elisabetta Arrighi, storica giornalista del quotidiano Il Tirreno. Una serata che, grazie anche alla proposta delle pagine più note di “Cavalleria rusticana” e di interpreti molto qualificati quali il soprano Rosa Perez Suarez, il tenore Stefano Cresci, il baritono Michele Pierleoni, il pianista Andrea Tobia, ha richiamato un pubblico eccezionalmente numeroso ed ha sollevato e rinverdito grande entusiasmo. Il Preludio di Cavalleria, affidato all’abile tecnica e interpretazione di Andrea Tobia e la accattivante Siciliana, cantata fuori scena, come di regola, da Stefano Cresci, hanno creato la giusta un’ atmosfera, nella quale ha preso il via l’arguta presentazione del libro di Venturi. “Un testo molto chiaro, breve, che ha però il merito di toccare tutte le sfaccettature del musicista, corredato di belle immagini e riproduzioni. E’ testo bilingue, con traduzione in inglese, destinato dunque alla divulgazione”, ha commentato Elisabetta Arrighi, che, sotto forma di intervista, ha dato modo a Fulvio Venturi di ripercorrere l’intero cammino del compositore livornese verso la celebrità, verso la maturità stilistica e compositiva, la sua formazione culturale di vasto respiro, aperta alla modernità e alle correnti artistiche europee. Perché dopo la seconda guerra mondiale le opere del compositore livornese non sono state rappresentate con la stessa frequenza del periodo precedente ?
Venturi indica l’adesione del musicista al Fascismo come fattore che certamente gli ha nuociuto, anche se Mascagni, che non ha mai fatto violenze di alcun tipo, ha saputo guardarlo con ironia e prenderne le distanze al momento del secondo conflitto mondiale.
Alternando i momenti dell’intervista alle esecuzioni musicali, si è dato un tocco di vivacità, di scambio di idee e di battute alla serata, che ha toccato momenti molto intensi, come il celebre “Voi lo sapete o mamma” interpretato da Rosa Perez Suarez, il soprano che ha fatto conoscere la Zarzuela spagnola e interpretato Traviata a Effetto Venezia negli anni scorsi. Altra pagina drammatica il duetto Santuzza – Turiddu in cui Rosa Perez e il Cresci, coppia nell’arte e nella vita hanno trovato una sintonia perfetta. Stefano, figlio del baritono brillante Ettore Cresci, è anche oboista affermato, dunque un musicista a più sfaccettature che ha largamente dimostrato la sua bravura nei brani successivi, particolarmente nel tanto atteso “Addio alla madre”, pagina di struggente coloritura. Altro bravo interprete è risultato il baritono livornese Michele Pierleoni, nelle vesti di Alfio, che ha sfoggiato oltre ad una voce sicura e calda, una bella grinta e gran temperamento nei duetti con Santuzza e Turiddu. Va da sé che non poteva mancare lo struggente Intermezzo che Andrea Tobia ha saputo porgere attraverso la sola tastiera e raggiungere un grande effetto. E il gossip? Ha fatto capolino anche lui, condito con un po’ di sale e pepe! Mascagni e le donne, Mascagni e le mode che ha lanciato, Mascagni e la sua pettinatura.
In sala erano presenti tanti musicisti e cultori di Mascagni come Nedo Benvenuti, Mario Menicagli, Sergio Innocenti.
Una serata importante, dunque, anche sotto il profilo ufficiale, perché è stata l’unica grande e qualificata manifestazione in città in cui si è riproposta la “questione Mascagni”.