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28 Marzo 2024

Contrasto alla povertà: redditi d’inclusione e di cittadinanza


(Gino Fantozzi) Livorno, 17 ottobre 2018. Nella sala degli affreschi della villa del Presidente si è tenuta la prima delle iniziative organizzate da Libertàeguale, Centro e Quarta fase, associazioni di cultura politica tutte e tre accomunate dalla volontà di diffondere un pensiero riformista e di sinistra. L’obiettivo è quello di avviare un dibattito attorno ai temi più spinosi della politica odierna: il reddito di cittadinanza, la sicurezza, il piano strutturale e la visione della città di Livorno in un quadro di sviluppo economico sostenibile, i servizi alla città, ecc. Innanzitutto nell’ottica di informare i cittadini sulle diverse politiche non solo nazionali ma anche locali. La sala piena ed interessata ha ascoltato in questo primo dibattito l’introduzione del professor Maurizio Motta dell’Università di Torino e membro dell’Alleanza contro la povertà che, nel corso del 2017, ha collaborato all’approvazione della legge 33/2017 che ha istituito per la prima volta in Italia il Reddito di Inclusione (REI) su tutto il territorio nazionale, dell’onorevole Elena Carnevali della Commissione Affari Sociali della Camera, dell’Assessora Cristina Grieco della Regione Toscana e di Pietro Caruso capo gruppo consiliare del PD al Comune di Livorno.
I relatori hanno avviato un confronto partendo dal chiarire gli strumenti e delineare pareri e proposte sulla ipotesi di introduzione del Reddito di cittadinanza così come si va delineando a livello nazionale e sulle sperimentazioni in atto nel Comune di Livorno.
Il REI è stato detto dal professor Motta è il primo strumento di contrasto alla povertà degno di questo nome introdotto nella legislazione italiana. Mancava infatti fino al 2017 un intervento organico che fosse di aiuto alle famiglie in difficoltà e che accompagnasse il contributo economico con una serie complessa di altri interventi come quello della occupabilità per i disoccupati, l’assistenza sociale garantita dai Comuni e dalle ASL. E’ un intervento che come poi ha sottolineato l’onorevole Carnevali nel primo semestre 2018 ha erogato benefici economici a 267 mila nuclei familiari per un totale di 841 mila persone ai quali vanno aggiunti i trattamenti residuali SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva) per 44 mila famiglie per un totale di 311 mila persone.
Il 72 per cento ha interessato il sud, in particolare la Campania, la Calabria e la Sicilia e la media delle cifre erogate finora è di 308 euro mensili.
L’intervento ha una durata prevista di 18 mesi con la possibilità di un ulteriore estensione di 12 mesi.
Gli stanziamenti per il REI non sono stati sufficienti a coprire tutte le necessita’ tanto è vero che in Parlamento esiste già una proposta di legge per integrare il fondo in modo da moltiplicare i beneficiari che prevede inoltre di sostenere i Comuni per far fronte alla gestione delle pratiche mediante l’assunzione di nuovi assistenti sociali. Tale proposta è stata bocciata dall’attuale maggioranza.
A differenza del REI, il Reddito di Cittadinanza (cancellando la legge 33/2017) si rivolge all’individuo, renderebbe centrale l’azione dei Centri per l’Impiego esautorando i Comuni e sarebbe rivolto ai soli cittadini italiani o stranieri con almeno dieci anni di residenza in Italia.
L’Assessora Grieco ha illustrato invece il piano regionale che si muove sostanzialmente sull’aiuto ai senza lavoro, immettendo in questa azione le risorse aggiuntive della formazione professionale, con una ulteriore indennità di 500 euro a chi partecipa ai corsi; inoltre con una serie di protocolli d’intesa con ANCI e ASL cerca di dare un aiuto più articolato ai meno abbienti.
Pietro Caruso invece ha fortemente criticato quello che a Livorno “viene battezzato” reddito di cittadinanza, dimostrando tramite gli atti consiliari, come la precedente Amministrazione avesse già messo in atto lo strumento della social card, con maggiori risorse finanziarie e che raggiungeva un numero superiore di soggetti, rispetto a quelli attuali. Tutto questo in presenza di una notevole e dirompente politica sociale di diminuzione dei servizi, in particolare per quelli dedicati agli anziani.
L’intervento di Marco Solimano, presidente dell’ARCI, ha sottolineato la complessità della questione “povertà” che non si esaurisce nel solo aspetto economico, ma che ha forti implicazioni culturali, di relazioni e psicologiche che richiedono un approccio e un’aiuto articolato e continuo. Inoltre l’alta presenza tra gli indigenti di persone immigrate creerà un grave danno non solo ai soggetti stranieri, che si vedranno negato l’aiuto, ma determinerà sul territorio un problema sociale non indifferente.
Sono poi intervenuti l’avvocato Matteo Vivoli delle ACLI di Livorno e la rappresentante della Caritas per sottolineare il lavoro delle rispettive associazioni impegnate quotidianamente in attive azioni di sostegno alla povertà. L’avvocato Ugo Boirivant dell’Associazione Quarta Fase ha sottolineato la complessità del problema. I lavori sono stati conclusi dall’onorevole Andrea Romano del Consiglio Nazionale di Libertàeguale.