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23 Aprile 2024

Coronavirus a Livorno, altri tre contagiati e adesso solo in città i positivi sono otto


(Simone Consigli) Livorno, 10 marzo 2020 – Emergenza coronavirus, ci sono tre contagiati in più nel comune di Livorno. Si tratta di un 63 enne, un 93 enne e una 96 enne, tutti e tre livornesi, a casa e in buone condizioni. Il computo totale dei contagiati sale dunque ad otto.

Nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, martedì 10 marzo, il sindaco Luca Salvetti fa il punto sulla situazione, dopo che anche Livorno, come tutto il territorio italiano, è entrata a far parte della “zona rossa”. Il messaggio per i livornesi è “restate a casa”. Il sindaco, di ritorno da due riunioni, con i rappresentanti del commercio e con la Prefettura, fa appello al buon senso dei cittadini per contenere l’infezione, che nonostante l’aggravarsi della situazione, mantiene una criticità di grado meno elevato rispetto ad altre realtà.

“Non esiste il divieto di uscire ma siamo tutti uniti nel chiedervi di rimanere a casa, non si tratta di un coprifuoco, il decreto attuale non vieta di uscire ma accanto a quello che c’è scritto sulla legge va aggiunto il buon senso”, questo l’intervento del sindaco. “Le attività sportive e l’esercizio fisico, anche all’aperto, non sono vietate e quindi nessuno negherà mai il diritto dei livornesi di fare anche due passi sul mare, sempre secondo le norme, ma soprattutto per gli anziani l’invito è di non camminare per strada e di far riferimento ancora al buon senso”.

Il sindaco annuncia misure di tutela anche per il trasporto pubblico, saranno igienizzati i mezzi Ctt, l’autista sarà difeso da una barriera e si potrà entrare solo dalle porte posteriori. Aiuti sulle imposte per i commercianti, i pagamenti del Cosap e dell’imposta comunale sulla pubblicità saranno rinviati al 30 giugno e si sta pensando anche a una deroga alla Tari “sarà impossibile colmare le gravi difficoltà che sta avendo il commercio con queste misure che senza l’aiuto del Governo che tutti attendiamo rappresentano solo un tentativo vano” dichiara Salvetti che aggiunge “è come tentare di svuotare l’oceano con un bicchiere”. Il sindaco lancia un appello particolare in questo momento difficile riguardo al carattere libero e ribelle dei livornesi: “siamo abituati a Livorno al concetto del ‘bada lì’ , quando tutto va bene, essere scansonati è bello ma quando un’emergenza è seria mi fa arrabbiare, invito chi assume questo atteggiamento a ripensarci, perché il fatto di sentirsi inattaccabili può rappresentare un rischio”. D’altro canto il sindaco tesse anche le lodi del carattere dei livornesi “una città che sa dare sempre il meglio nelle emergenze” e cita i tanti comportamenti positivi che si sono già registrati come la mobilitazione per preparare i pasti caldi per i cittadini colpiti da quarantena. Un altro appello fatto ai cittadini riguarda la comunità cinese presente in città, che come tutte le altre comunità di tutta la regione Toscana non ha registrato neanche un caso di contagio da Coronavirus, il dato è emerso durante la riunione con i vertici del commercio tenutasi quest’oggi prima della conferenza stampa, a comunicarlo sono stati i rappresentanti della comunità cinese di Prato. A Livorno le attività commerciali di proprietà dei cinesi sono tutte chiuse. “Mi auguro che non ci siano atti di discriminazione, di odio o rabbia nei confronti di chi rappresenta la comunità cinese e il mondo del commercio” dichiara ancora Salvetti “sarebbe veramente assurdo perché sono convinto che la stragrande maggioranza dei livornesi, che io conosco bene, non si è fatta neanche attraversare la testa da un certo tipo di pensiero”.