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18 Aprile 2024

Coronavirus a Livorno, iniziata la sanificazione delle strade cittadine


(Simone Consigli) Livorno, 16 marzo 2020 – “Non spetta a noi la distribuzione delle mascherine per l’emergenza Coronavirus”.

La Protezione civile comunale risponde così alle richieste di cittadini ed aziende. A farlo è stata Annalisa Maritan, comandante della Polizia municipale e dirigente della Protezione civile, in un comunicato in cui si specifica che la competenza della distribuzione dei dispositivi di protezione appartiene alla Protezione civile nazionale che ha una lista di priorità in questo.

“La gente ha sentito dire dal presidente Conte che le mascherine le distribuisce la Protezione civile, ma si tratta di quella nazionale”, ha dichiarato la Maritan, “che comunque ha una lista specifica per la distribuzione, in primis agli ospedali ed a chi ci lavora”.

Intanto da oggi, lunedì 16 marzo, è iniziato il processo di sanificazione delle strade cittadine che avrà una durata di sette giorni, meteo permettendo. Si tratta di un piano straordinario del Comune e di Aamps che metterà in campo idro pulitrici di giorno e cannoni atomizzatori durante la notte per diffondere uno specifico prodotto approvato dall’Asl che garantisce una buona efficacia di prevenzione ambientale e riduzione del rischio. Durante gli interventi notturni con i cannoni atomizzatori i cittadini sono stati invitati a tenere chiuse le porte e le finestre dal pianterreno al secondo piano. Nessuno spostamento richiesto invece per motorini e auto. Gli interventi di pulizia stradale iniziano la mattina alle 7 e terminano il giorno dopo alle 4. Il piano di interventi previsto dovrebbe permettere l’intera sanificazione delle strade della città, partendo dal centro per arrivare alle periferie. Il programma giorno per giorno, e strada per strada, è scaricabile sul sito del Comune.

Per quanto riguarda il bollettino dei contagiati, i dati di ieri alle 21 registravano per il Comune di Livorno 27 casi, sommati con la provincia ed i trasferimenti si arriva a quota 50. A Livorno i decessi sono al momento due. Si tratta come noto di un 98 enne a cui si è aggiunta una donna di 94 anni che aveva contratto il virus nei giorni scorsi.

Tra i contagiati livornesi purtroppo figura anche una professoressa dell’Isis Niccolini. Si tratta di Maria Antonietta Monaco, la paziente di 65 anni che ora è in miglioramento ma ancora ricoverata.

Nella giornata di ieri, domenica 15, il sindaco Luca Salvetti è intervenuto dal suo sito Facebook esprimendo soddisfazione per il comportamento dei cittadini: “I livornesi hanno risposto bene per la stragrande maggioranza. Resta un dieci per cento che continua ad avere comportamenti inaccettabili”.

L’appello di Salvetti ha riguardato alcune situazioni che il decreto non vieta ma che secondo il sindaco possono produrre confusione. Si tratta della spesa, le attività sportive e la passeggiata per i bisogni ai cani. Come fare queste attività, come espletarle nella maniera più corretta possibile e come farlo utilizzando il buonsenso, un concetto e un metodo che il sindaco ha più volte ripetuto in questi giorni: “Si può andare a portar fuori il cane ma una volta espletati i bisogni occorrerebbe tornare immediatamente a casa. Stesso discorso per la spesa e per quanto riguarda gli sportivi, li invito tutti a evitare per questi giorni l’allenamento”.

Infine il sindaco ha annunciato altri due provvedimenti straordinari da parte dell’Unità di Crisi del Comune di Livorno. Il primo riguarda i parcheggi in centro. Con il decreto non ci sono più parcheggi liberi per i residenti, dunque l’assessore Giovanna Cepparello si è attivata per entrare in contatto con Tirrenica e per domani, martedì 17, ci sarà il via libera per gestire i parcheggi in favore dei residenti ed è probabile che il Comune debba fornire una quota economica per farlo.

L’Amministrazione tenterà poi di risolvere le criticità legate agli esercizi aperti 24 ore su 24, in particolare nella zona di piazza Garibaldi e piazza della Repubblica, per tutti da subito la chiusura verrà imposta alle ore 21 tramite un’ordinanza.