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28 Marzo 2024

Coronavirus, la psicologa Frangioni: “Gli anziani hanno bisogno di essere sostenuti”


(Simone Consigli) Livorno, 20 marzo 2020 – L’allarme degli psicologi verte sugli effetti, anche a lungo termine, dell’isolamento imposto dalle nuove normative anti-contagio. Il riferimento è alle categorie più fragili e, tra queste, gli anziani.

Il decreto anti-contagio è una cosa da prendere sul serio ed anche di più. L’osservanza delle norme è un dovere civico, necessario adesso più che mai. Le norme stringenti che un adulto riesce a fare sue, ad interpretare ed a rendere attuate nella nostra società, non richiedono ai bambini ad esempio tutta questa analisi, doverosa e necessaria, poiché ci sono i genitori che li proteggono. E poi, per dire la realtà, un po’ di cartoni animati, Nutella e Playstation, non hanno mai ucciso nessuno.

Ma cosa succede per gli anziani? I nostri nonni come stanno reagendo all’emergenza coronavirus? Gli anziani sono fragili in tutto e non in ultimo nella resistenza psicologica, rispetto a un individuo sano. Fare la spesa, ad esempio. Ci siamo mai chiesti il grado di importanza che può avere, per la giornata di un anziano, il semplice gesto di andare a comprare la spesa? In coppia, magari, a sorreggersi l’un l’altro, un gesto quotidiano, come altri, rassicurante. Scene a cui siamo abituati, quando andava tutto bene.

Se dovessimo basarci su quanto vediamo in giro nei supermercati, sono molte le coppie, purtroppo ed ancora peggio, coppie di giovani in numero maggiore. Rinnovarsi, mettersi alla prova è difficile per tutti. Lo è ancor di più per chi è vecchio e ha trovato un equilibrio consolidato e una percezione del mondo concreta e come dovrebbe essere nelle speranze di tutti, duratura.

“Le coppie anziane non ce la fanno ad andare a fare la spesa uno alla volta”, precisa Maria Frangioni, psicologa psicoterapeuta a Portoferraio. “Hanno bisogno di essere appoggiati, e poi leggono se stessi come una persona a due teste. Stiamo insieme giorno e notte, o siamo tutti e due sani o tutti e due infetti, perché un metro di distanza?”.

La psicologa Frangioni, livornese di nascita, conclude: “Chiaro che in questo momento il rischio biologico viene prima di tutto. Ma le misure sacrosante ed ineludibili rischiano di scatenare una pandemia di suicidi, panico e depressione da non augurarsi. Per non parlare della paranoia…”.