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19 Aprile 2024

Coronavirus, Salvetti: “Massima attenzione ma per adesso a Livorno non ci sono casi”


Livorno, 24 febbraio 2020 – “Se e quando la soglia di allarme arriverà al massimo livello, saremo pronti ad intervenire con nervi saldi. Siamo preparati al peggio. Ma adesso a Livorno non ci sono casi di coronavirus. Raccomandiamo pertanto ai cittadini di non farsi prendere dal panico e di seguire le indicazioni delle autorità sanitarie”.
Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha fatto il punto della situazione per l’emergenza dettata dal virus influenzale arrivato dalla Cina con una conferenza stampa che si è svolta nel pomeriggio di oggi, lunedì 24 febbraio, al Cisternino di città. Con lui, ad incontrare i giornalisti, c’erano la vicesindaco Monica Mannucci, la vicedirettrice dell’ospedale livornese Lisanna Baroncelli, la comandante della Polizia municipale Annalisa Maritan e il direttore generale del Comune Nicola Falleni. Lo scopo era fornire informazioni precise e circostanziate sul coronavirus partendo dal fatto che, attualmente, lo stato di allerta è “gialla” e diverrà “arancione” nel caso di un contagio in Toscana e “rosso” se il contagio avverrà a Livorno.

“Per quanto riguarda le scuole, fa fede la circolare del Ministero dell’università e della ricerca, pertanto vogliamo applicarla con la massima cautela”, ha continuato il sindaco. Che ha precisato: “Quindi le scuole rimangono aperte, almeno al momento, mentre sono bloccate le gite, in Italia e all’estero. Sono bloccate anche le attività didattiche esterne alla scuola”.
Sul porto, inoltre, Salvetti ha rilevato: “Non ci sono, ad oggi, indicazioni che portano ad una limitazione delle merci e delle persone. Quindi in questa fase non abbiamo obblighi ne’ dobbiamo applicare protocolli speciali”.
La Protezione civile, da parte sua, è pronta a monterà, davanti a tutti gli ospedali che ne faranno richiesta, tende e gazebo al fine di creare delle zona di pre-triage fuori dai pronto soccorso, in modo da far indossare la mascherina alle persone per le quali questa misura viene ritenuta necessaria.

“Non c’è necessità di essere allarmati ma neppure dobbiamo sottovalutare la situazione”, ha affermato la Baroncelli. “Non dovrà scandalizzare nessuno se nei prossimi giorni ai pazienti od anche agli utenti che arriveranno in ospedale ed a cui verrà accertata una sintomatologia respiratoria, anche lieve, verrà chiesto di indossare delle mascherine chirurgiche. Sono atti precauzionali”. Ed ancora: “Nei reparti di rianimazione, malattie infettive, medicina generale e pronto soccorso, inoltre, sono già a disposizione del personale medico e paramedico delle mascherine con filtro, guanti, camice ed occhiali di protezione”.

Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato che il numero utile per segnalare casi sospetti è lo 050/954444 (attivo dalle 8 alle 20 con personale e dalle 20 alle 8 con segreteria telefonica) mentre è possibile scrivere una e-mail a rientrocina@uslnordovest.toscana.it. A questi riferimenti, già attivi, si devono rivolgere coloro che hanno avuto contatti con casi confermati di coronavirus oppure coloro che abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in Cina.
La Regione Toscana, competente in materia di sanità, ha da parre sua attivato il numero verde 800/556060 (tasto 1), attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.
Per informazioni generiche, invece, è opportuno rivolgersi al medico di famiglia.

Il sindaco Salvetti, infine, ha esortato tutte le parti politiche a non strumentalizzare la situazione di emergenza e ha evidenziato di avere già scritto al governatore Enrico Rossi per avere istruzioni da parte della Regione Toscana sulle restrizioni da adottare per il porto, la stazione ferroviaria e l’interporto Vespucci: “Lo incontreremo domani a Firenze al tavolo regionale sul coronavirus. Al momento non abbiamo ricevuto indicazioni particolari”.