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24 Aprile 2024

Enigmistica/Sotto il velame de li versi strani di Simonetta Del Cittadino


Livorno, 17 luglio 2018. Enigmistica si può definire l’arte antica quanto l’uomo di comporre e risolvere enigmi per puro divertimento o per sfida verso gli altri…una lotta titanica fra l’autore e il solutore che si perde nella notte dei tempi da quando Edipo ebbe la vita sconvolta dal vaticinio dell’oracolo di Delfi che gli predisse in poche parole una vita infelice e piena di ostacoli ma sopratutto quando risolse l’indovinello della Sfinge che gli permise l’accesso a Tebe là dove si compì il suo infelice destino!
Ma non sempre i responsi degli oracoli erano chiari! Cosa capì infatti quell’infelice soldato romano che consultò la sibilla circa il suo ritorno dalla guerra…:IBIS REDIBIS NON MORIETUR IN BELLO!!”…..Si sarà detto….”BENE,andrò tornerò e non morirò in guerra!”
Peccato perchè non aveva fatto caso alla virgola che poteva essere spostata, cambiando completamente il responso tanto atteso…”IBIS REDIBIS,NON MORIETUR IN BELLO!”,ma anche “IBIS REDIBIS NON, MORIETUR IN BELLO!” e quando lo intuì iniziò riti apotropaici a non finire!
Per tornare al povero Edipo incestuoso e assassino “malgré lui”, nel gioco che risolse c’è tutto il senso anche dell’indovinello moderno …”QUAL’E’ QUELL’ANIMALE CHE AL MATTINO AVANZA A QUATTRO ZAMPE, A MEZZODI’ PROCEDE CON DUE E LA SERA CAMMINA CON TRE?”
Il bravo Edipo rispose L’UOMO e fu evidente che già aveva capito il segreto degli indovinelli cioè la differenza fra senso nominale e senso nascosto: mattina mezzodì e sera infatti si riferivano ai vari momenti della vita dell’uomo,un dualismo semantico parallelo tra il senso reale e il senso apparente.
Esempi ce ne sono a iosa ma arriviamo a quello che è considerato uno dei primi testi in volgare, l’INDOVINELLO VERONESE risalente al nono secolo:
Se pareba boves, alba pratàlia aràba
et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba
Teneva davanti a sé i buoi, arava bianchi prati,
e un bianco aratro teneva e un nero seme seminava.

Il senso apparente ci parla di un contadino che arava bianchi campi ecce cc.
Ma il senso reale parla di tutt’altro! L’indovinello si riferisce ad uno scrivano che manda avanti i buoi (le dita) ara bianchi campi (le pagine) tiene un aratro (la penna) e versa un negro seme (L’inchiostro)!

Ecco un assaggio del mondo matto dell’enigmistica classica ma seguendo queste poche regole vi lascio un enigma d’autore tientepopoòdimenoche di Umberto Eco che come letterato e linguista si dilettò a giocare con le parole…e ricordatevi che il titolo fuorvia sempre!

QUELLA CIVETTA SI GIUSTIFICA ( 2 8)

EH NON C’E’ DA GRIDARE! SI’ LO AMMETTO
MA SI TRATTA DI UN CORNETTO!
E’ VERO IL FILO UNO M’HA FATTO
E MOLTI MI HAN SFIORATO CON LE DITA
PARLANDOMI VICINO ALLA BOCCA
SUSSURRANTE, LO SAI SE MI SI TOCCA
MI GIRA TUTTO DENTRO…E’ LA MIA VITA
ANCHE SE L’ALTRO STA A DISTANZA E’ FATTO :
TUBO BALBETTO, STABILISCO UN CONTATTO.
MA QUANDO VUOI LO SAI NON LO FA PIU’:
TU MI FAI FREMER,SOLO TU TU TU…..