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14 Ottobre 2024

Giornata della Memoria: per non dimenticare shoah e leggi razziali


(Ruggero Morelli) Livorno, 27 gennaio. Quest’anno davvero la ricorrenza della più grande strage di massa di tutti i tempi organizzata da uno stato con esercito e fiancheggiatori esterni, non è rituale e stanca come spesso lo sono le celebrazioni di eventi del nostro passato.
La nomina di Liliana Segre e le parole del Presidente Mattarella sono arrivate ai nostri orecchi ed ai giornali come lampi che hanno squarciato la nube dei molti anni trascorsi. Vedremo anche il documentario di Veltroni che in genere trova spunti sensibili nei lavori con cinepresa o con la penna.
Noi che abbiamo conosciuto bene Frida Misul abbiamo visto con piacere la bella figura della Segre e ascoltato con attenzione le sue prime parole: ”…non perdono in nome di coloro che non sono più con noi….”.
Proprio in questi giorni un candidato lombardo ha usato il termine ”razza”, e Dacia Maraini ha scritto una stupenda lettera al Corriere per dire che la parola non è innocente. E le parole sono importanti – Moretti- e sono pietre – Levi. Ed allora è importante accennare in questo giorno, che ci ricorda il secolo breve con due pesanti guerre mondiali, al libro del nostro concittadino professor Pardo Fornaciari, “L’Universo minore”, edizioni Erasmo 2014, (nella foto l’autore) e di citarlo in ogni celebrazione.
L’onta di circa ventimila italiani, che si arruolarono nelle SS e aiutarono a rastrellare e avviare ai campi gli ebrei italiani in Toscana a Colle di Compito,Lucca; ai luoghi di confino: Agliana e Montecatini, albergo Le terme di Bagni di Lucca. Avvenne anche con l’aiuto di spie non infrequenti tra la popolazione. E’ un capitolo del libro che fa montare la rabbia. Altro che errore isolato del fascismo le leggi razziali, come ha ben detto il Presidente della Repubblica.
Nel manifesto della razza sul Giornale d’Italia si leggeva: “razza italiana con indirizzo ariano-nordico”. Il segretario della Lega, Matteo Salvini ha subito replicato che :”… il fascismo fece anche cose buone..”.
Ci sono vlumi, che abbiamo letto, sul delitto di Giacomo Matteotti e di Piero Gobetti morti dopo le sevizie di mercenari inviati ad hoc. Ma anche sulle scorrerie delle squadracce in camicia nera.
Con queste premesse sarà una giornata seria. ruggeromorelli@libero.it
Altri articoli: Giornata della Memoria 2018. Livorno città senza ghetto…23 gennaio. Livorno non dimentica…12 gennaio. Cronaca, Politica