Vai a…

Costa Ovestsu Google+Costa Ovest on YouTubeCosta Ovest on LinkedInCosta Ovest on TumblrRSS Feed

20 Aprile 2024

Giovani della Lega al grattacielo de La Cigna. E’ polemica


Livorno, 17 luglio 2018. “Chi si propone come forza di governo per la città non può ignorare le gravi situazioni di degrado sociale e di emergenza del proprio territorio”, lo sottolineano in un comunicato i Giovani della Lega Livorno.
Ecco il testo della nota: “Come già accaduto in altri contesti cittadini, ieri i ragazzi del Movimento Giovani Toscani di Livorno si sono recati, insieme ai propri responsabili e al deputato Potenti, al grattacielo della Cigna per capire in quali situazioni siano costrette a vivere alcune famiglie.
“Questo gesto, tuttavia, è stato frainteso da alcuni individui che, nonostante fossimo immediatamente venuti via dal condominio, hanno pedinato la nostra delegazione per mezza città. Ci sono stati atteggiamenti intimidatori e siamo stati allontanati”.
Il comunicato così prosegue: “Luca Tacchi, responsabile comunale del Movimento commenta: “Rivendichiamo e rimarchiamo la nostra intenzione di capire a fondo la situazione del grattacielo, ribadendo che ogni essere umano deve poter avere uno spazio degno in cui vivere, legalmente e in condizioni igieniche, e che nessuno potrà mai impedirci, con minacce e prevaricazioni, di vedere coi nostri occhi qualsiasi situazione emergenziale. In tutte le strutture che abbiamo visitato siamo stati ben accolti e disponibili nei confronti dei residenti, non accetteremo soprusi da parte di nessuno”.
“Sul caso interviene – prosegue la nota – anche il Coordinatore Provinciale di Lega Giovani, Lorenzo Gasperini: “La politica deve avere a cuore le sorti della città. Per fare questo occorre conoscere. Per questo non ci fermeremo e porteremo avanti l’istanza di conoscere, con la collaborazione dell’Onorevole Manfredi Potenti, problematiche ed esigenze inerenti la torre della Cigna, avvalendoci di tutti gli strumenti possibili, compreso se necessario quello dell’interrogazione parlamentare. A Livorno è l’ora di cambiare e di potersi occupare dei problemi dei livornesi senza dover rendere conto a piccole mafie, violenti di professione o gestori dell’illegalità”.