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25 Aprile 2024

I posti di lavoro a rischio salgono a mille, operai in sciopero alla Continental


(Simone Consigli) Livorno, 22 novembre 2019 – Questa mattina, venerdì 22 novembre, al lavoro in Continental non è entrato nessuno. I lavoratori sono in sciopero e il piazzale antistante la fabbrica è gremito di operai in presidio dalle 8. La ragione dello sciopero, le cui dimensioni sono senza precedenti per l’azienda in provincia di Pisa, è l’uscita di una nuova informativa aziendale, dopo il comunicato di settembre, che vede crescere gli esuberi previsti da 500 a 750, più i 250 interinali. Praticamente si arriva a circa 1000 interessati dal provvedimento. La mobilitazione e lo sciopero sono coordinati dalla Fiom Cgil.

La notizia, pesantissima, è arrivata dopo le riunioni dei lavoratori con i vertici aziendali delle due aziende di San Piero a Grado e di Fauglia negli ultimi giorni. Il timore, molto concreto, è che l’aumento degli esuberi stia a significare il decadimento della possibilità ventilata in questi primi mesi di trattative, di effettuare una diversificazione della produzione di componentistica da elementi per auto a diesel, come è adesso, a quella per motori elettrici. In parole povere, andrebbe a cadere l’unica speranza di poter continuare a produrre e mantenere così i posti di lavoro in vista del ridimensionamento dell’azienda tedesca previsto a partire dal 2023.

“Abbiamo voglia di lavorare e ce n’è necessità”, così Marco Comparini, Fiom Cgil, direttamente dal presidio di questa mattina. “La produzione in questi mesi sta aumentando e anche molto. Noi nei prossimi anni vogliamo lavorare, ma vogliamo garanzie”.

Lo sciopero iniziato oggi è senza precedenti per la Continental di Pisa, si tratta di una sospensione della produzione per 16 ore, che spalmate su più turni significano ben quattro intere giornate di stop.

“750 esuberi più 250 interinali sono una mazzata tremenda per una fabbrica che si classifica tra le prime tre aziende della Toscana”, dichiara ancora Comparini. “La decisione di aggiungere 250 unità agli esuberi già previsti è passata via intranet direttamente dalla Germania e per i vertici aziendali pisani c’è stato solo da comunicarlo ai lavoratori”.

Lo sciopero è stato immediato: “Chiediamo di portare la questione al Ministero dello Sviluppo Economico”, dichiara ancora il delegato Fiom. “Si deve proporre un’alternativa alla componentistica auto per motori diesel, altrimenti continueremo a scioperare, chiediamo ufficialmente di aprire in maniera urgente una trattativa a tutti i livelli per la transizione all’elettrico, i lavoratori sono tutti uniti per questo sciopero e se non avremo risposta, ce ne saranno altri”.