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18 Aprile 2024

Il mercato centrale, il nostro Louvre


(Gianni Giovangiacomo) Livorno, 24 giugno 2018. Il nostro mercato centrale, “il mercato delle vettovaglie”, è stato al centro di una iniziativa che si è svolta al “Cisternino della città” indetta dal Comune di Livorno. L’incontro è stato introdotto dal capo redattore del “Tirreno”, Alessandro Guarducci, che ha svolto anche la funzione di moderatore. Questa -ha iniziato- è una iniziativa importante che avviene in un luogo restituito alla città dopo tanti anni di attesa. Come “innamorato di Livorno” -ha continuato- mi sento onorato e orgoglioso di parlare del mercato delle vettovaglie, definito, al momento della sua realizzazione come “il nostro Louvre”. In questa definizione è racchiusa tutta la livornesità, l’ironia, lo spirito dissacratore e goliardico, che ha soprannominato “Louvre” il nostro mercato, “quasi a presa di giro”. La verità è che -ha aggiunto- tante volte non apprezziamo fino in fondo ciò che abbiamo, non è vero come spesso si sente dire che a Livorno non ci sia niente, e nessuno ha in Toscana le nostre potenzialità. Guarducci si è poi chiesto: turismo e commercio bastano? No, Livorno città di mare ha un punto insostituibile nel porto, ma turismo e commercio sono attività fondamentali affinché Livorno si possa ritagliare una posizione da protagonista. Il nostro mercato, costruito in cinque anni da Angiolo
Badaloni è sicuramente più bello di quello di Firenze, perciò deve diventare “il centro” della nostra città, il luogo di incontro di giovani e meno giovani sviluppando e migliorando i locali che ci sono con aperture serali. Ha quindi preso la parola Paola Baldari, assessore al Commercio del Comune di Livorno, che, costatando la presenza di molte associazioni di categoria, imprese commerciali e gli stessi esercenti del mercato, ha potuto dire che “l’attenzione dei cittadini verso il mercato è sempre molto vivo”. Si tratta di un mercato fra i principali tra quelli esistenti in Europa ed è l’unico accessibile dall’acqua, dal “Fosso Reale”. Ora se ne vuole aumentare l’offerta commerciale e turistica, per questo il Comune lancia un nuovo Bando, che sarà pubblicato entro questo mese di giugno, che prevede l’assegnazione in concessione di 1 negozio, 14 banchi, 17 cantine e 2 ammezzati. Si darà spazio ad una riqualificazione visiva dell’intera struttura ottenendo una forma estetica più gradevole anche con l’omogeneità delle stesse insegne. Vogliamo andare -ha chiarito l’assessore- verso banchi per la “somministrazione” per far vivere il mercato anche alla sera senza snaturare le sue attività normali. Nelly Benfatto, dirigente comunale responsabile del mercato, ha ricordato che si vuole valorizzare il piano terra con nuove realtà, ampliando gli stessi banchi, dando rilievo appunto a quelli per la somministrazione affinché i cittadini possano “gustare con il palato, con gli occhi, con la mente”, un intreccio che darà senz’altro degli esiti positivi. Il ruolo della direzione sarà quello di vagliare e accogliere le proposte dei commercianti facilitando le loro attività, grazie alla creatività e alla competenza si cercherà così di ottimizzare la realtà del mercato. Guarducci è nuovamente intervenuto per sottolineare come il mercato sia portatore di “un valore sociale” e che il suo sviluppo dovrà basarsi su tre cose: impegno, sacrificio, coraggio. Anche Massimiliano Bendinelli, dirigente del settore commercio del Comune ha messo in rilievo alcuni dati importanti sull’afflusso turistico, specialmente dei croceristi sul nostro territorio, che lascerebbero dai 3 ai 4 euro per ogni passeggero, e i passeggeri sono tanti! E’ auspicabile -ha terminato- che il mercato si possa aprire oltre le ore previste attualmente. L’incontro è proseguito con la performance musicale della sassofonista Fiorenza Messicani, quindi si è proceduto alla proiezione del video “Il nostro Louvre” che ha avuto come regista il professor Luciano De Nigris, fotografo esperto che ha già realizzato altri filmati sulle bellezze della nostra città. Le interviste del video sono state curate da Giovanni De Peppo che ha dato modo a tutti gli esercenti del mercato di esprimere le loro idee e i loro ricordi del passato. L’elemento relazionale tra i commercianti e i cittadini è stata la cosa più interessante che è emersa. Nel video l’architetto Alberto Ughi ha fornito alcune spiegazioni sulla realizzazione del mercato nel 1984 e Fabrizio Ottone, esperta guida labronica, ha descritto il mercato partendo dall’ingresso principale sugli Scali Saffi, le entrate laterali, le grandi otto cariatidi del suo interno, la copertura in ferro e vetro che l’ha fatto assomigliare al Louvre. Tra gli intervistati il professor Mauro Pardini, appassionato da sempre della storia livornese ha voluto precisare che Livorno non è “città di mare”, ma “sul mare”!