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24 Marzo 2023

Uno scorcio del porto di Livorno (foto d'archivio)

Il Pci sulla lotta dei lavoratori della Fratelli Neri: “Occorre voltare pagina”


Livorno, 7 luglio 2020 – “La federazione livornese del Partito comunista italiano esprime la propria solidarietà ai lavoratori della ditta Fratelli Neri in lotta per la tutela dei loro diritti e per il loro futuro come uomini. La preoccupazione è grande, specialmente in questo periodo dove si vuol far ricadere sui lavoratori le conseguenze della crisi sanitaria e le colpe ed i disastri di questo sistema socioeconomico il cui fine è solamente il profitto a scapito della sicurezza, della dignità e della salvaguardia del posto di lavoro. Occorre rapidamente voltare pagina”.

Lo afferma, in una nota stampa, la federazione provinciale di Livorno del Pci, che aggiunge: “E’ in questo contesto che va inquadrata la situazione dei lavoratori della Fratelli Neri, e la relativa riduzione del servizio di rimorchio attraverso il riordino attuato dalla ditta in conseguenza all’ordinanza 5/2020 della direzione marittima di Livorno, allargando di fatto le ore di cassa integrazione ai dipendenti. E’ chiaro a nostro avviso che gli effetti della crisi e la conseguente flessione dei traffici vengono fatte pagare interamente ai lavoratori. Atto, questo, che rende evidente anche la direzione che la classe imprenditoriale vuole intraprendere per affrontare la crisi sanitaria viste le nomine recentemente fatte in casa della Confindustria e che vedano proprio nei vertici aziendali della Neri la massima espressione di quella associazione”.

“Come Pci riteniamo sia necessario valorizzare e far emergere idee e proposte per una economia totalmente nuova a quella liberista le cui linee guida non hanno mai in nessun momento portato e porteranno benefici al mondo del lavoro”, conclude il Partito comunista italiano, che a Livorno è coordinato dal segretario provinciale Luigi Moggia. “L’economia marittima, come del resto altri settori produttivi della nostra città, sono da molto tempo sotto attacco ed i diritti dei lavoratori messi in un angolo, per questo è necessario intraprendere azioni concrete per far si che il mondo del lavoro riprenda un ruolo da protagonista nella società. Il contributo che i comunisti e le organizzazioni sindacali devono e dovranno realizzare risulterà fondamentale per scardinare un modello di società ingiusto e disumano”.