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19 Aprile 2024

La sede livornese dell'Avr (foto d'archivio)

Il Pci torna sui licenziamenti alla Avr: “Noi al fianco dei lavoratori, il Comune prenda una posizione”


(Tony Faini) Livorno, 7 dicembre 2020 – “Sono passati due mesi da quando scrivemmo, rispetto alle condizioni nei rapporti di lavoro interni all’azienda Avr, che ancora una volta i diritti dei lavoratori e del mondo del lavoro sono calpestati, stracciati in nome e per conto di gestioni padronali senza scrupoli, che quotidianamente assistiamo a prevaricazioni ed atti contro i lavoratori da licenziamenti ingiusti dettati da logiche politiche insensate e ingiustificabili, ma da allora nulla è mutato in questa azienda al centro di controversie legali e in amministrazione giudiziaria per rapporti oscuri e pericolosi, il cui appaltante è una partecipata del Comune”.

Ad affermarlo è il Pci livornese, guidato dal segretario federale Luigi Moggia, che sulla questione dei licenziamenti dell’Avr e del presidio dei lavoratori, facendo riferimento al fatto che nulla per adesso è mutato, in un comunicato scrive: “Proprio quest’ultimo aspetto che fa stridere ancora più forte le contraddizioni che questa vertenza solleva. La tutela dei diritti dei lavoratori sanciti nella Costituzione come quelli di una piena attività politica e sindacale non possono essere oggetto di discriminazioni e ritorsioni soprattutto in un azienda che ha rapporti contrattuali con un appaltante istituzionale, non è possibile continuare così occorre una chiara e netta presa di posizione da parte del Comune, come già auspicato in alcune esternazioni dall’assessore al Lavoro, Gianfranco Simoncini, cioè l’internalizzazione dello spazzamento da parte di Aamps”.

La nota stampa così continua: “Occorre non solo esprimere solidarietà e vicinanza al lavoratore di Avr e sindacalista Usb colpito da un provvedimento ingiusto, ma poter costruire una nuova stagione di lotta contro questo sistema che quotidianamente si mostra per quello che è, un sistema disumano che precarizza e distrugge qualsiasi forma di umanità in tutti i settori della società, attraverso appalti e subappalti, meccanismi di distruzione del tessuto sociale, dei diritti dei lavoratori, atti a creare una competizione e una produttività che si basa sulla depauperazione del costo del lavoro, sono strumenti in mano ai padroni con i quali si perpetua la lotta di classe, dobbiamo costruire momenti di unità e partecipazione, superando l’individualismo e il cinismo a cui questa società ci ha abituato ed ai quali ci siamo assuefatti, dobbiamo imparare di nuovo a capire che se colpiscono uno colpiscono tutti, e che solo essendo uniti e solidali contiamo veramente, dobbiamo avere il coraggio di costruire nuovo rapporti sociali, in contrasto con quelli che questa società ci impone, solidarizzando fraternamente gli uni con gli altri”. E conclue: “Per questo, cosi come già espresso come Partito comunista italiano, siamo convinti che sia necessario reinternalizzare tutti i servizi pubblici e delle aziende partecipate, in particolare il servizio di spazzamento da parte di Aamps”.

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