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28 Marzo 2024

IL Pd toscano al ministro Delrio: sulla Tirrenica batti un colpo.


(Massimo Masiero) Livorno, 21 maggio. C’è un grosso problema, irrisolto da oltre quarant’anni, sulla costa tirrenica, il completamento del percorso stradale, ormai asfittico e appena percorribile, da Rosignano a Civitavecchia. Si è tentato di mettere d’accordo varie esigenze per rendere più sostenibile l’economia stessa della fascia interessata alla realizzazione e alla messa in sicurezza di quel tratto, ma non si è riusciti a far coincidere idee diverse e interesse opposti sollevando problemi di paesaggio, di ambiente, di Vip interessati a mantenere l’alto valore delle loro residenze, di amministratori disposti ad andar d’accordo con chi forniva loro la possibilità di essere rieletti e mettendo al sicuro il turismo delle zone maremmane, piuttosto che imbarcarsi nella realizzazione di un’autostrada, che avrebbe creato guai e dissapori a vari livelli. Così si è pensato di adeguare la viabilità tirrenica, il corridoio come è indicato attualmente, con la sicurezza e attrezzandolo con quattro corsie, che potessero essere il male minore. Poi è giunta la Comunità Europea che ha minacciato di mettere in mora il governo italiano e aprire una via, quella sì pericolosa, dopo l’avviso d’infrazione all’Italia e il deferimento alla Corte di Giustizia di Bruxelles per aver mantenuto la concessione alla società per la costruzione dell’autostrada, che non è stata mai realizzata. Di fronte a questa minaccia concreta il presidente della Regione Enrico Rossi, nei giorni scorsi, ha tuonato contro il governo inadempiente e, anche politicamente, ha così preceduto i dem nella critica ai ritardi e alle inadempienze ministeriali. E’ a questo punto che il Pd non poteva restare indifferente sull’intera vicenda. Ed è partito l’attacco al ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. Lo hanno fatto il segretario del Pd Toscano Dario Parrini e il capogruppo regionale Leonardo Marras, che in una lettera aperta, resa nota da “La Repubblica” fiorentina, gli chiedono di battere un colpo sulla Tirrenica perché il “tuo silenzio aggiunge sconforto e anche preoccupazione”. E ancora: “Sulla Tirrenica si sta consumando l’ennesima beffa per la costa toscana”. I due esponenti di spicco del partito sottolineano inoltre per non essere fraintesi: “A noi andava bene la messa in sicurezza dell’Aurelia con il progetto Anas del 2000, andava bene la proposta di autostrada deliberata dal Cipe del 2008 e, dopo altre proposte tutte al ribasso, sarebbe andata bene anche l’ultima, su cui potevamo raggiungere con un ulteriore sforzo anche il consenso della Maremma”. Non se n’è fatto di nulla e adesso tutto sembra fermo. Citano i due ultimi fatti: il laconico paragrafo sul Def, Documento economico finanziario proposto dal governo, e infine il deferimento alla Corte di giustizia europea per il rinnovo della concessione a Sat. Sono due segnali che gettano ancora una volta la comunità nel totale disorientamento. I due esponenti dem chiedono quali sono le intenzioni del ministero su quella che da tempo è individuata come un’opera di interesse nazionale, che servono azioni concrete e che non è più tempo di ulteriori incomprensibili e gravissimi ritardi. La Toscana ha bisogno di una strada a quattro corsie sicura, che recuperi competitività per l’economia di un’intera zona sprovvista di collegamenti e in cui insistono due delle sette “aree di crisi complessa” del paese. Infatti ora non è più tempo di cedere “alle lusinghe dei contrari a prescindere, mentre il volume delle voci di dissenso ha quasi sempre coperto le aspirazioni legittime di cittadini e imprese”. Tuttavia resta intatta la disponibilità al dialogo nella Toscane nel Pd regionale per una soluzione definitiva, rapida e efficace nell’interesse delle comunità. Si attende risposta.