Il Sessantotto con Mario Capanna a mezzo secolo di distanza
12 Febbraio 2018
Livorno, 12 febbraio – Apuntamento con Mario Capanna mercoledì 14 febbraio alle 17.30 alla Bottega del caffè, in via Caprera 35. L’ex leader studentesco del Sessantotto, protagonista di una storica stagione di lotte, parlamentare europeo e deputato, presenterà il suo ultimo libro “Noi tutti”, edito da Garzanti, in un incontro organizzato dall’Unione Inquilini Livorno, con il patrocinio del Comune di Livorno.
A mezzo secolo dall’anno in cui esplosero le contestazioni e le rivolte che cambiarono il mondo, Capanna spiega che un “nuovo Sessantotto non basterebbe, occorre qualcosa di più e di meglio”, e racconta come sia possibile realizzare una via alternativa al mondo del profitto, della globalizzazione e delle enormi disuguaglianze sociali.
Nel suo libro Capanna esplora infatti alcune proposte di cambiamento possibile, mostrando l’attualità feconda di un messaggio di speranza riassunta in un pronome: noi. Perché, ci fa capire l’autore, solo con la capacità di superare l’individualismo, di ragionare insieme per migliorarci, di procedere al di là dell’isolamento, è ancora possibile costruire un futuro per noi, per il pianeta che abitiamo, e per tutti quelli che verranno.
Nel corso della presentazione, Paolo Gangemi e Daria Faggi dell’Unione Inquilini, che hanno illustrato l’iniziativa in un incontro con la stampa questa mattina, dialogheranno con Mario Capanna animando il dibattito. Interverranno anche il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e il presidente nazionale Unione Inquilini Vincenzo Simoni.
Una sintesi dlel’autore: “Un nuovo “Sessantotto” non basterebbe, occorre qualcosa di più e di meglio, se gli esseri umani vogliano avere un futuro. Per superare la devastazione prodotta dai poteri negli ultimi cinquant’anni: la ”terza guerra mondiale a pezzi”, i mutamenti climatici, l’irrazionalità moderna del profitto, la postverità, la globalizzazione diseguale. NOI sette miliardi e mezzo di donne e di uomini viviamo tristemente e pericolosamente le nostre esistenze, mentre i potenti della terra, il 10% dei più facoltosi detiene il 90% delle risorse mondiali ci plasmano e ci regolano, fino al punto da impedirci, ormai, persino i rendercene conto. Viviamo oggi l’estrema alienazione, come schiavi che pensino illusoriamente di esse liberi, e padroni di sé. Solo con la capacità di superare l’individualismo, di ragionare insieme per migliorarci, di procedere, al di là dell’isolamento, è ancora possibile costruire un futuro per noi, per il pianeta che abitiamo e per tutti quelli che verranno”.
Mario Capanna (Città di Castello, 1945), leader studentesco nel Sessantotto, parlamentare europeo e deputato, è scrittore, giornalista pubblicista, coltivatore diretto, apicoltore. Tra i suoi libri ricordiamo Arafat; Speranze; Il fiume della prepotenza; Lettera a mio figlio sul Sessantotto; L’Italia viva; L’uomo è più dei suoi geni; Verrò da te. Il mondo presente e futuro; Coscienza globale. Oltre l’irrazionalità moderna. È il curatore di Scienza bene comune e Conoscenza e ‘sapere’ digitale. Con Garzanti ha pubblicato l’edizione aggiornata di Formidabili quegli anni; Il Sessantotto al futuro, Per ragionare e Noi tutti.
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