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29 Marzo 2024

La Lega con Borgo Cappuccini contro gli stalli blu


Livorno, 12 aprile. Dura presa di posizione della Lega Nord di Livorno contro l’Amministrazione 5Stelle e gli stalli blu, in una nota firmata da Luca Tacchi e Pietro Carella, che riporta i dati del comitato di Borgo Cappuccini e inseriti nella petizione firmata dai residenti.
“Il partito – affermano i due firmatari – che ha fatto della democrazia diretta il suo fondamento, sta mostrando invece un dispotico e settario metodo di governo. Totalmente accecati dal loro delirio di onnipotenza stanno dipingendo di blu il malridotto asfalto labronico. 11574 “stalli cadenti” a pagamento stanno piovendo sulle zone K, J e R senza alcun investimento su lavoro, commercio e turismo. Cadono sulle teste dei lavoratori e dei commercianti, che si vedranno l’ennesima tassa occulta nei bilanci di fine anno, e sui residenti, che in zone come Borgo Cappuccini si sono svegliati con 251 parcheggi in meno rispetto ai 2300 esistenti”.
“Questo è il prodotto della mentalità giustizialista grillina dello Stato che deve far profitto, della foga dei bilanci in attivo. Lo Stato deve erogare servizi, deve restituire e aiutare a produrre ricchezza e lavoro. Deve ridistribuire ciò che toglie con le tasse e i tributi. Qui invece è un continuo salasso sulle 1.006 attività del centro cittadino, che da anni stanno vedendo i loro conti calare ed i loro sacrifici aumentare in modo esponenziale. Una tassa fantasma da 2,5 milioni di euro l’anno pagata dai livornesi, visto che di turisti in Borgo se ne vedono pochi”.
“Un bislacco fondamentalismo ecologista – prosegue la nota – che porta a difficoltà di movimento per i disabili, a impossibilità di transito sulle strade e ad un aumento incredibile del traffico che sta facendo registrare picchi di inquinamento soprattutto sul lungomare. Un subdolo stratagemma per scoraggiare l’acquisto di autoveicoli, senza pensare a chi li costruisce e a chi li vende. Senza calcolare che anche i loro adorati veicoli elettrici (che nessuno di loro nemmeno ha probabilmente) si troveranno nel libro nero grillino del paga-per-andare-a-trovare-i-tuoi-cari. Costringendo tutti alla “mobilità dolce”, con un servizio bus penoso e peggiore del precedente, obbligando all’acquisto di biciclette o al “car-sharing”, senza curarsi delle reali esigenze di chi lavora, di chi è pendolare, di chi ha figli piccoli e, peggio, di anziani e bisognosi di accompagnamento che non ricadono nelle casistiche dei permessi per disabili. Un progetto degno del mondo dei contrari, in cui si chiede di pagare senza aver fatto guadagnare ancora un centesimo alla città”.
E ancora: “Valse a poco poi le migliaia di firme raccolte sul viale Italia, cestinate dall’amministrazione pentastellata. Noi non demordiamo e continuiamo a far sentire il NO dei livornesi. Altre 600 firme raccolte nelle zone J e R e altre ne raccoglieremo anche nelle altre zone, che poi saranno consegnate alla giunta a “cinquestalli”. La Lega, al pari delle associazioni di categoria, è sempre stata aperta ed in cerca di dialogo e confronto con l’amministrazione, ma su questo versante gli incontri non hanno mai avuto l’utilità sperata, sono stati spot pubblicitari e non tappe di un percorso di crescita e sintesi. Chiediamo quindi all’amministrazione – conclude la nota – di avviare un confronto serio su questa problematica, di ripensare alle forsennate tariffe (alcuni lavoratori saranno costretti ad un esborso maggiore di 400€ al mese), al primo quarto d’ora gratuito nelle zone commerciali e, soprattutto, di finirla di chiudersi in momenti di catechesi coi gruppi di quartiere, senza poi ascoltare veramente i cittadini ed i commercianti.