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28 Marzo 2024

L'ingresso della raffineria Eni di Stagno (foto d'archivio)

L’Eni proroga l’appalto e la Iss Palumbo fa marcia indietro, ritirata la procedura di licenziamento per 35 dipendenti


(Redazione) Livorno, 27 gennaio 2022 – La Iss Palumbo, azienda che opera all’interno della raffineria Eni di Stagno, ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo nei confronti dei 35 dipendenti che si occupano di stoccaggio, logistica e movimentazione dei lubrificanti. L’Eni ha infatti deciso di prorogare per un anno l’appalto con l’azienda.

La decisione di ritirare la procedura di licenziamento è stata comunicata nella mattinata di oggi, giovedì 27 gennaio, durante la riunione che i vertici della Iss Palumbo hanno avuto con il Comune di Livorno, l’Agenzia regionale Toscana per l’impiego ed i sindacati Filcams Cgil e Uil Trasporti.

Immediatamente il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e l’assessore comunale al Lavoro, Gianfranco Simoncini, si sono detti soddisfatti per l’annuncio dato dall’azienda di Stagno.

“Esprimo soddisfazione per la risoluzione della vicenda dei 35 licenziamenti preannunciati dall’Iss Palumbo di cui abbiamo preso atto questa mattina nell’incontro promosso dall’Arti Toscana”, ha detto Simoncini. “La proroga di dodici mesi dell’appalto da parte dell’Eni, in via di stipula, permetterà nelle prossime ore, dopo la firma del contratto con l’Eni, il ritiro della procedura da parte dell’azienda”.

Nei giorni scorsi, in un incontro avuto da parte dall’amministrazione di Livorno con la direzione dell’Eni, il sindaco Salvetti aveva chiesto attenzione per il destino dei lavoratori, ottenendo assicurazioni sul percorso in atto di proroga dell’appalto.

“Il mio ringraziamento va all’azienda, ai sindacati e all’Eni”, ha aggiunto Simoncini. “Superata questa vertenza, rimangono comunque le preoccupazioni sul futuro di tutto il settore dell’indotto della raffineria e sulle prospettive dello stabilimento. Proseguirà quindi l’impegno dell’amministrazione comunale per ottenere un confronto a livello governativo sul futuro dell’Eni sul nostro territorio”.

“Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione della Iss Palumbo che responsabilmente ha deciso di ritirare i licenziamenti. Il territorio non poteva permettersi di perdere altri 35 posti di lavoro”, hanno detto, attraverso una nota congiunta, Flaviano Bardocci della Filcams Cgil e Massimo Marino della Uil Trasporti. “Ringraziamo per l’impegno e per la disponibilità tutte le parti presenti al tavolo. Da sottolineare anche il grande senso di responsabilità e maturità dimostrato ancora una volta dai lavoratori”.

“L’appalto sarebbe scaduto il 31 gennaio ma la Iss Palumbo già a fine 2021, ovvero prima ancora che fosse oggettivamente decretabile uno stato di crisi, aveva incomprensibilmente aperto la procedura di licenziamento”, hanno proseguito Bardocci e Marino. “Quella dell’azienda era stata una decisione irricevibile visto che si trattava di un vero e proprio licenziamento preventivo che non poteva essere accettato e contro cui la Filcams Cgil e l’Uiltrasporti, supportati anche dalle istituzioni locali, si sono battuti con convinzione e determinazione. Non è ammissibile infatti che la scadenza di un appalto possa essere gestito tramite licenziamenti preventivi”. E ancora: “Il salvataggio di questi 35 posti di lavoro non può permetterci di abbassare la guardia. Come sindacati continueremo a tenere alta l’attenzione su tutte le problematiche e le criticità legate al mondo degli appalti”.

Anche la Regione Toscana, attraverso il consigliere della Presidenza per il Lavoro, Valerio Fabiani, ha espresso soddisfazione per la positiva conclusione della vicenda della Iss Palumbo.

“Quando di fronte alle situazioni di crisi si mette al centro la volontà di mantenere aperto il dialogo, i risultati arrivano ed i posti di lavoro si salvano”, ha detto Fabiani attraverso una nota. “Un ringraziamento va a tutti i protagonisti di questo tavolo, Iss, Eni, sindacati, lavoratori, istituzioni, per il senso di responsabilità mostrato in un confronto che ha consentito di non perdere posti di lavoro in una realtà che già conosce problemi di occupazione”. Per Fabiani, adesso “il confronto deve rimanere aperto, e ad ogni livello, per chiarire il ruolo e il futuro di Eni nel territorio livornese”.

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