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29 Marzo 2024

Livorno, i giovani e la sicurezza urbana: critiche e proposte


(Ruggero Morelli) Livorno, 15 gennaio. I giovani amici di Uninfonews – www.uninfonews.it – hanno pubblicato sul loro sito una interessante intervista ad Erika Vivoli animatrice di una gruppo nato tre anni fa per denunciare le varie forme di degrado e la situazione di insicurezza che si vive in alcune zone della nostra città.
In poco tempo il gruppo “Comitato Sicurezza Urbana”, grazie al lavoro di alcuni promotori – Marco Martelli, Matteo Baldini, Lorenzo Viani e altri – ha ricevuto molte adesioni e grazie a fb (sicurezza urbana livorno) sta creando un libro che raccoglie testimonianze e proposte per migliorare la qualità della vita sia riconquistando spazi pubblici, sia la voglia di tornare a camminare per vie e piazze senza tema di scippi , litigi violenti ed un traffico caotico e pericoloso.
Il gruppo si è presentato con una conferenza stampa che nel novembre del 2016 ha sancito l’avvio di una raccolta di denunce ed anche il riconoscimento della sua utilità da parte del Comune di Livorno. Non poche sono state le iniziative prese da altri comuni che hanno risolto situazioni di abuso e di pericolo e che oggi fanno parte del bagaglio di conoscenze a disposizione del comitato.
Ecco la intervista integrale curata da Giulio Profeta. profeta.giulio@uninfonews.it
D. Chi, per primo, ha avuto l’idea di costituire un comitato sulla “Sicurezza Urbana”?
R. L’idea è nata da Marco Martelli ed in breve tempo, è stata condivisa da altri, allargandosi durante questi tre anni di attività anche a persone che non si conoscevano o si conoscevano soltanto di vista. L’esigenza principale è quella di combattere il degrado in cui versa Livorno da diverso tempo, attraverso forme di cittadinanza attiva e costruttiva. L’incuria della città, e ci spiace dirlo, ha progressivamente travolto il centro urbano in varie forme, dall’aumento esponenziale di occupazioni abusive a preoccupanti fenomeni di criminalità furti per sfondamento, passando per un’assenza di decoro.
D. Quale è stata la prima occasione in cui avete avuto modo di formulare le vostre proposte?
R. Il 19 novembre 2016 abbiamo indetto una conferenza stampa in cui ci siamo ufficialmente presentati alla città al circolo Arci “Io sono 141” con Loris Rispoli e abbiamo pubblicizzato il gruppo Facebook dove siamo attivi. Qui è possibile leggere i nostri documenti dove proponiamo alcune misure all’Amministrazione Comunale
D. Avete parlato di varie forme del degrado e ora di proposte, quali misure possono essere, a vostro dire, funzionali a erodere la situazione urbana in cui versa Livorno?
R. Come detto, ci sono diverse forme di degrado, alcune più intense e visibili, altre meno ma, non per questo, meno importanti. In primis, la questione dell’emergenza abitativa è oggi gestita malamente e al di fuori della legalità: si fatica a promuovere un censimento degli alloggi vuoti o assegnati a persone prive dei requisiti, si tollerano episodi di occupazione abusiva (Villa Chayes, ex ASL, via Cambini), ci si astiene dall’approvare piani di riqualificazione urbanistica e, infine, non si riconvertono immobili comunali per l’uso abitativo. Oltre a questo, troviamo preoccupante la diffusione di episodi di microcriminalità (anche se ci sembra, ormai, molto poco micro) come furti con sfondamento, spaccio e aggressioni. Questa dinamica, ed è una tendenza trascurata, si è progressivamente estesa, negli ultimi anni, da Piazza della Repubblica al centro città. Su quest’aspetto, troviamo positive tutta una serie di ordinanze e controlli svolti nei confronti di esercenti aperti fino a tarda serata. Segnaliamo, sul punto, anche come proprio di recente l’amministrazione abbia recepito le nostre indicazioni sulla sicurezza delle farmacie comunali, in particolare quella attiva nelle ore serali e notturne in Piazza Grande. Sul decoro urbano, invece, crediamo si debba insistere da un lato nell’abbellimento degli spazi comuni, attraverso, ad esempio, l’installazione di piante, e dall’altro nella loro pulizia. Questo tema è vitale soprattutto per costruire una “vetrina” adeguata alla città di fronte a turisti.
D. Credete che, nel tempo, la situazione in tema di sicurezza sia migliorata, peggiorata o rimasta uguale?
R. Sicuramente non migliorata ed in alcune zone decisamente peggiorata. Manca, a nostro vedere, una progettualità specifica sul tema, un orizzonte lungo cui costruire (magari sfruttando bandi europei) interventi in tema di decoro e sicurezza. Oltre a questo, a volte sembra quasi che certi fenomeni illegali siano tollerati… Basterebbe tutto sommato poco per istituire, a titolo esemplificativo, un “poliziotto – o vigile ndr – di quartiere” o presidi sistematici in alcune zone critiche, oppure ancora favorire con sgravi e incentivi la gestione di alcune aree ad intenso impatto turistico (come ad esempio i portici di Via Grande).
D. Talvolta sul web ho visto che il gruppo è associato, e per questo criticato, per un approccio forse troppo securitario al problema del degrado urbano. Voi cosa ne pensate?
R. Per noi la sottovalutazione di un problema determina l’insorgere del problema. Da anni, e la dinamica si è rafforzata di recente, manca un’azione Comunale su numerosi aspetti tra cui il decoro e la sicurezza urbana. Non a caso, anche se in modo forse confuso e privo di coordinamento, si stanno moltiplicando esperienze come la nostra frutto dell’attivismo spontaneo dei cittadini.
Un ringraziamento per la disponibilità a Erika Vivoli, Lorenzo Viani e Matteo Baldini per aver agevolato l’incontro. (Nella foto: piazza Grande)