Nati per leggere, progetto per la lettura ai bambini dal primo anno di vita
6 Dicembre 2017
(Ruggero Morelli) Livorno, 6 dicembre – Nella bella sede della biblioteca dei ragazzi a Villa Fabbricotti molti genitori si aggiravano tra gli scaffali pieni di libri mentre i bambini giocavano nello spazio creato per loro. Alla presentazione del progetto grande era l’interesse vero per il tema: “Come avviare i bambini alla lettura sin dal primo anno”.
Durante i vari interventi sono tornati alla mente i consigli sempre validi come: “L’esempio è il motore per accendere la curiosiotà’’, “per avviare la conoscenza di una seconda lingua occorre cominciare a parlarla ed insegnarla ai bambini sin dal primo anno di età’’.
L’assessore Francesco Belais è partito dall’obbiettivo di portare i bambini a limitare l’uso dei cellulari e simili, che oggi è tema all’ordine dei giornali e trasmissioni alla radio, per creare loro un’alternativa, abituarli a prendere in mano un libro e trovare piacere a leggere, o ascoltare.
Mi sono permesso di citare il recentissimo volume di Aldo Cazzullo, attentissimo osservatore, :’’ Metti via quel cellulare’’, perché è proprio quello che facciamo ogni giorno con i nostri figli e nipotini, e forse sbagliamo nei modi e nei tempi.
Bene che il progetto Npl – www.natiperleggere.it – del ministero beni culturali sia stato seguito anche dal Comune di Livorno e da alcune associazioni che seguono la evoluzione dei bambini.
Sara’ un lavoro di lunga lena e per far pervenire il messaggio ai bambini ed ai genitori dovranno essere coinvolti operatori della scuola, pediatri e altra figure specialistiche del settore.
La partenza come naturale sarà dalle biblioteche che in città per fortuna non mancano, ma anche altre sedi e formazioni potranno essere ‘’messe in rete’’ per creare un terreno favorevole e continuo..
Si sa infatti che oggi la carta stampata – giornali e libri – è in declino per più motivi, e che l’avvento delle nuove tecnologie sta facendo la parte leone nella vita quotidiana delle famiglie; sappiamo che nonostante la vivacità di molti festival del libro l’acquisto di libri e la lettura è calata molto.
Noi però abbiamo chiaro che cosa significa sapere leggere un libro e godere delle sensazioni che ci regala, e quindi pensiamo sia giusto dare l’esempio e non perdere occasione per leggere un libro in presenza dei bambini, leggere qualche pagina ad alta voce proprio per loro. Ce lo ha insegnato anche Tullio De Mauro che con la collana “Libri di base” pubblicò il saggio di Roberto Denti :’’Come far leggere i bambini’’ del !982, Editori Riuniti. Per me è stato un manuale più volte consultato .
Nei mesi recenti si è diffusa nella nostra città la buona moda di organizzare gruppi di cittadini che si adoperano per vivacizzare il loro quartiere; il nome è simile :’’vivisanjacopo – vivi ardenza – viviborgocappuccini – piazza Garibaldi, e via così. I circoli presenti in zona sono pronti ad ospitare questi gruppi e le loro iniziative volte a creare migliori relazioni tra gli abitanti, tra i commercianti con le loro botteghe, tra i giovanissimi delle parrocchie e le attività pomeridiane nelle scuole. Questo humus si è un po’ perduto ed è un legame che in passato creava vicinanza e solidarietà. Ce lo hanno ricordato Brandi e Niccolini attori e poeti, con lo spettacolo per teatro ‘’Blocco 3’’. Come scorre la vita in un grande palazzo di una zona popolare e quindi nella corte comune dove gli abitanti – molte donne – si incontrano a qualche ora del giorno e parlano.
Qui si tocca il centro di una visione urbanistica che da molto tempo si invera negli scritti e nei progetti di Renzo Piano : il rammendo delle periferie. Luoghi da recuperare con la creazione di scuole ed ospedali atti a restituire la vita ai quartieri in degrado.
Ecco che in questi quartieri e con queste nuove aggregazioni potranno essere avviate collaborazioni per stimolare incontri per letture ad alta voce e per iniziative simili con al centro un libro. Seguirò con attenzione le varie fasi del progetto oggi avviato. ruggeromorelli@libero.it
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