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28 Marzo 2024

Nogarin: “Provinciali è astuto, ma io non ho mai chiesto favori”


Livorno – La replica del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, al segretario generale dell’Autorità Portuale e presidente della Porto 2000, Massimo Provinciali, non si è fatta attendere. In una nota inviata dal suo portavoce, Tommaso Tafi, si legge: “E’ molto astuto. E’ riuscito a spostare i riflettori da una sua oggettiva incompatibilità, certificata da un ente autorevole e indipendente, a una frase contenuta in un messaggio, la cui interpretazione è tutt’altro che oggettiva”. E ancora: “In quel messaggio mi sono limitato a prendere atto di quanto mi era stato comunicato via telefono, cioè che un dipendente dell’Autorità Portuale sarebbe stato presto promosso e inserito in un gruppo di lavoro sul progetto Darsena Europa. Un gruppo, ed ecco la vera sostanza del messaggio, che mi auguravo potesse lavorare in sinergia con gli uffici comunali per modificare il piano presentato dalla Ocean Shipping. E’ vero, ho utilizzato un linguaggio poco consono, ma non pensavo sarebbe finito sui giornali”. Ciò detto, secondo quanto pubblica Il Tirreno nell’edizione odierna, giovedì 13 ottobre, Nogarin aggiunge: “Il mio giudizio, resta. Quel piano era pessimo e il fatto che l’abbia certificato anche la Corte dei Conti dell’Unione Europea mi rincuora”.
Nogarin, sempre secondo quanto si legge su Il Tirreno, aveva reso noti alcuni dei messaggi che il sindaco gli aveva inviato lo scorso anno, tra cui uno, ricevuto da Provinciali il 7 agosto, in cui il sindaco faceva riferimento alla promozione di un dipendente di Palazzo Rosciano. I toni tra i vertici del Comune e dell’Autorità Portuale, successivamente acquietatisi, sono poi tornati a salire dopo che l’Autorità Anticorruzione od Anac, presieduta dal magistrato Raffaele Cantone, ha definito incompatibili gli incarichi ricoperti da Provinciali a Palazzo Rosciano ed a Piazzale dei Marmi (quest’ultima è la sede della società Porto di Livorno 2000, ndr).
In breve si è arrivati al muro contro muro e un paio di giorni fa Nogarin ha dichiarato: “Non ho mai chiesto la promozione di nessuno e certo non l’ho fatto mandando sms a Provinciali”. Nel messaggio del 7 agosto 2015, con linguaggio colorito, Nogarin aveva affermato che un funzionario, diventando Quadro A, “viene inserito nel gruppo di lavoro della Darsena Europa” e “revisionerà completamente quel cesso di piano presentato da Osc in armonia con gli uffici del Comune”.
Può bastare, questo, per accusare il sindaco di aver chiesto una promozione per un dipendente dell’Autorità Portuale? Per Nogarin, assolutamente no. Anche perché, secondo lui, il messaggio va contestualizzato. Tanto che, rispedendo al mittente le accuse di aver chiesto anche implicitamente una promozione per un funzionario dell’Autorità Portuale, precisa: “In quel messaggio prendevo atto di una comunicazione che mi era stata fatta da Massimo. Quello che manca è infatti la telefonata precedente tra me e Provinciali, che mi chiedeva di ricominciare a dialogare, di non prenderci a sportellate. Eravamo nella fase del documento Osc e avevo fatto delle dichiarazioni su quelle duecento pagine costate 200 mila euro, una vergogna”.
Secondo Nogarin, alla fine, la polemica non fa altro che “togliere dai riflettori il vero problema: l’incompatibilità di Provinciali sancita dall’Anac”. Infatti, detto per inciso, nei giorni scorsi l’Anac ha valutato incompatibile la carica di segretario generale dell’Autorità Portuale con quella della Porto di Livorno 2000, per conflitto di interessi. E per questo Nogarin chiosa: “Ora lui sta pensando di far apparire qualcosa di diverso con una campagna del fango. E questo non fa bene alla città. Mi dispiace ma a questo gioco non ci sto: non ho mai chiesto in vita mia un favore per nessuno”.
Nell’articolo pubblicato da Il Tirreno, con riferimento alle parole di Nogarin in merito alla supposta richiesta di promozione, tra le altre cose si legge: “Non è un nome che è uscito da me, era uscito dalla telefonata con Provinciali. Mi era stato fatto un ragionamento complessivo, sarei stato ben contento di mettere gli uffici del Comune a disposizione per revisionare il quadro della Darsena Europa. Il problema, ripeto, non è il nome: è l’incompatibilità di Provinciali, che io avevo già sollevato e che ora sta generando problemi enormi in virtù delle gare in corso”.