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24 Aprile 2024

Nogarin si avvicina a Rossi per affrontare la crisi: “Collaboriamo per evitare nuovi casi Trinseo”


Livorno – Cambia decisamente la direzione di marcia il sindaco pentastellato di Livorno, Filippo Nogarin, colpito dalla improvvisa crisi della Trinseo, multinazionale statunitense che produce lattice con sede in Pennsylvania, che ha annunciato la cessazione dell’attività con cinquanta lavoratori,di cui 28 dipendenti, da ritenere licenziati. Occupa un terreno molto appetibile in una zona nevralgica all’interno del porto.Sono più di centodiecimila metri quadri, che potrebbero fare gola per varie attività. La crisi del mercato della carta in Europa, per il quale forniva materiale siliceo lavorato con sofisticate tecnologie e il conseguente minor consumo ha provocato il “tutti a casa” e la cancellazione dell’azienda di Livorno (altre sono sparse in Europa), che ha anche motivato la difficoltà di trasporto del materiale per gli scarsi collegamenti con l’esterno dell’area portuale. La decisione è tuttavia l’ennesima pugnalata al corpo martoriato dalla crisi economica della città, ma è anche un tassello di sofferenza occupazionale che la città non può più sostenere a lungo. Si avverte la necessità infatti di modificare, con interventi energici e coraggiosi, e con normative di salvaguardia del patrimonio nazionale per la maggior tutela dei lavoratori, l’attuale legislazione, che consente una strategia industriale “di rapina”, come ha sottolineato il sindacato Cgil, unico rappresentato in azienda. Il sindaco ha approfittato di questa nuova crisi per stendere finalmente la mano al presidente della Regione, Enrico Rossi, pur non rinunciando alla sua convinzione del “piccolo ma bello” con una nota in cui afferma: “Livorno ha un disperato bisogno di infrastrutture. Ma di infrastrutture intelligenti e non di mega progetti, difficili da portare a termine in tempi brevi e ancor più complicati da sorvegliare. Presidente Rossi, lavoriamo insieme in questa direzione per fare in modo che casi come quello della Trinseo non si ripetano mai più”.

“Il modo in cui si è arrivati a questa crisi industriale è inaccettabile – sottolinea Nogarin-. Non sta né in cielo né in terra che un presidente di Regione, un sindaco, e a maggior ragione 50 lavoratori, vengano a sapere dall’oggi al domani della chiusura di un’azienda così importante. Ma i dirigenti statunitensi, nell’annunciare la loro intenzione di lasciare Livorno, hanno sollevato un problema reale: qui manca un collegamento infrastrutturale su rotaia dedicato alle merci. Si tratta di una situazione non più tollerabile. Per questo invito il presidente Rossi, da sempre molto deciso nel denunciare le “mancanze” di Trenitalia e Fs, ad attivarsi presso il gestore delle ferrovie per promuovere un progetto di potenziamento dell’infrastruttura. Parliamo tanto di Darsena Europa, ma se un porto resta scollegato dai canali di comunicazione via terra, finisce per diventare una scatola vuota. Uno splendido magazzino sull’acqua”.
“I ritardi di Fs a Livorno sono evidenti e molteplici – aggiunge il sindaco -. Non ultimo il progetto dello scavalco ferroviario per cui sono già pronti 3 milioni di euro al ministero dei Trasporti ma che ancora non è pronto, tanto che è stato stralciato dalla bozza dell’accordo di programma per il rilancio industriale della città”.
“Mi auguro – conclude Nogarin – che insieme si riesca ad uscire da questa impasse e a dare la giusta priorità agli investimenti infrastrutturali. In modo che non si ripetano mai più casi come quello della Trinseo”.

Massimo Masiero