La rievocazione di Portoferraio (foto fornota da Bramanti)
Oltre trecento persone hanno animato la rievocazione storica di Portoferraio
23 Giugno 2025
(Stefano Bramanti) Livorno, 22 giugno 2025 – Oltre 300 persone sono state pronte a varcare, col sole pieno di questi tempi il bastione di Santa Fine. Hanno potuto fare un tuffo nella storia delle fortezze medicee di Portoferraio, percorrendo nuovi camminamenti. Un evento organizzato del Cai dell’isola della reggente Gabriella Solari”. Così si è espresso Tiziano Nocentini, sindaco di Portoferraio, che ha avviato la visita lodando la guida Valerie Pizzera che, con l’architetto comunale Elisabetta Coltelli, ha spiegato dettagli tecnici e storici di questa parte delle imponenti fortezze, che fino ad oggi non era accessibile. Un successo. Nocentini non ha dubbi: occorre bonificare tutto il complesso del 1500, per valorizzarlo. La novità di questo nuovo percorso, ha rivelato Pizzera, è lo scoprire un secondo camminamento detto degli Spagnoli, per raggiungere poi l’opera di San Giuseppe dove esistono cisterne del carburante, usate nel passato lontano dalla Marina Militare. Inoltre è stata raggiunta l’opera di San Carlo e quella di San Giuseppe, e non sono veri bastioni ma batterlie create negli anni 50 del 1700 dagli Asburgo Lorena. Infine il percorso è giunto a due delle tre porte segrete che si collegano al forte Falcone, che è la sommità delle fortificazioni fatte realizzare da Cosimo I dei Medici nel 1548. Un sistema difensivo inespugnabile per i pirati. E a questo proposito il giornalista de La Nazione, Alessandro Antico, è intervenuto per dire ai convenuti ogni aspetto della pirateria di quei tempi, essendo tra i massimi esperti in Toscana sul tema. Presente pure Giuseppe Tanelli, primo presidente del Parco, nonché geologo dell’Unifi. Ha fatto presente che l’imponente costruzione antica (di oltre 3000 mq di superficie, ndr) appoggia su rocce costituite da basalti, serpentini, diaspri e calcari di 170 milioni di anni fa; ed erano i fondali degli oceani ai tempi dei dinosauri. Quindi se i bastioni vanno per i 500 anni d’età, le rocce che li sorreggono sono ben più anziane. Far conoscere e far vivere tali strutture gioverà molto alla città e al suo centro storico. Ogni angolo va mostrato curandolo al meglio. Importante nell’escursione di 300 perone, anche l’azione della Protezione civile e di Luca Bellosi esperto in materia e di vicende napoleoniche.

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