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29 Marzo 2024

Una bandiera italiana con lo slogan anti-coronavirus (foto libera da diritti tratta da Wikipedia)

Paradossi e contraddizioni del quattro maggio


(Donatella Nesti) Livorno, 3 maggio 2020 – Domani, lunedì 4 maggio, data storica che rischia di offuscare la data del 5 maggio immortalata dalla poesia di Manzoni dedicata alla scomparsa di Napoleone. ‘Ei fu. Siccome immobile…’, diversamente dal nuovo decreto Dpcm che immobile non è al punto che sono state date molte risposte alle cosiddette Faq, uno dei soliti inglesismi per ‘risposte a domande frequenti’. Non si può fare a meno di ricordare Nanni Moretti ‘chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!’ ormai ci esprimiamo in acronimi come Faq e parole straniere come delivery (consegna).Tra le varie risposte si è definitivamente capito che potremo andare a trovare i parenti del sesto grado che non frequentiamo da anni e non l’amico/a che vediamo ogni giorno e con cui condividiamo affetti ed interessi in barba ad Epicuro ‘Un amico fedele vale diecimila parenti’ ed allo stesso Pierpaolo Sileri: “Anche un’amicizia può essere un affetto stabile, come un fidanzato, se è considerato un amico vero e non è una scusa. Se incontrassi un amico caro ora lo abbraccerei, e ci scapperebbe pure la lacrimuccia. Serve il buonsenso, questo è un periodo di transizione, servono le regole per far capire che non è un ‘liberi tutti’.” Lo ha detto il viceministro della Salute  Pierpaolo Sileri a ‘Un giorno da Pecora’ su Rai Radio1.

Un’altra grave contraddizione riguarda i milioni di lavoratori che rientreranno al lavoro:quasi tutti uomini, quasi tutti sopra i 50-60 anni cioè una fascia a rischio come risulta dai dati dei contagiati. Quello che fa discutere sono anche le dichiarazioni della ministra Azzolina a proposito delle modalità della riapertura delle scuole a settembre con la possibilità dei doppi turni e dell’utilizzo delle lezioni da remoto.”A settembre metà lezioni a scuola,metà a casa” ma I sindacati della scuola sono già sul piede di guerra in merito alle soluzioni previste dal ministero per la ripresa nelle classi dopo l’emergenza. I doppi turni nella scuola, che dovrebbero essere avviati per il ritorno in aula a settembre sono un nodo su cui ci sarà da lavorare se non si vuole far perdere a bambini e ragazzi un altro anno scolastico. Si prefigura quindi la possibilità che bambini e ragazzi possano occupare le aule in modo alternato tra mattina e pomeriggio, integrata con la didattica a distanza. “La ripresa in sicurezza delle attività scolastiche – dice Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl – è un tema importante e delicato che riguarda milioni di famiglie e di studenti. Occorre aprire un confronto serio a Palazzo Chigi. La turnazione e la didattica a distanza sono improponibili per il livello di povertà di tante famiglie e la scarsa diffusione della banda larga “.

Intanto dalla task force del ministero dell’Istruzione arriva una puntualizzazione: la divisione delle classi, metà in aula e metà online, della quale ha parlato la ministra dell’Istruzione Azzolina ” è quello che noi chiamiamo lo scenario zero, lo scenario di partenza, sul quale stiamo lavorando. Con varianti che vanno soppesate, perché ci sono sia i bambini di prima elementare che i maturandi”. Lo ha detto all’Ansa Patrizio Bianchi, presidente della task force. “La cosa importante – aggiunge – è che ognuno, ma neanche uno di meno, possa usufruire al meglio delle condizioni che possiamo offrire”.

Non parliamo poi delle diverse impostazioni date dai Presidenti di alcune regioni alla riapertura come la presidente della regione Calabria in conflitto con i decreti ministeriali e con il ministro Boccia. Comunque è importante ancora di più un grande senso di responsabilità, i contagiati ed i decessi sono ancora molti e non possiamo e non dobbiamo dimenticare le migliaia di persone morte da sole negli ospedali e nelle Rsa.