Pd, dai circoli no alla scissione. Domani assemblea degli iscritti
23 Febbraio 2017
Livorno – 23 febbraio. Durissimo l’intervento del segretario territoriale del Pd, Lorenzo Bacci e dell’esecutivo del coordinamento Pd sulla “scissione” di Enrico Rossi, che ha suscitato perplessità, sbigottimento e malumori l’altra sera al circolo Arci Colline, dove era stata organizzata una cena ed era prevista la sua presenza per parlare della situazione politica , ma dove non si è presentato.
Intanto domani, venerdì 24 febbraio alle ore 17.30, sempre presso il circolo Arci Collinaia, via Grotta delle Fate, 114, è stata convocata l’Assemblea degli iscritti del Coordinamento territoriale per discutere sull’attuale situazione politica. Nella nota dell’esecutivo, scritta prima della direzione nazionale ci si augurava che Enrico Rossi potesse ricredersi sulla sua decisione ingiustificata dal punto di vista politico. Considerata “peraltro nefasta per le prospettive di una Regione e di un territorio, il nostro, che ha esigenze e priorità peraltro ben definite in modo chiaro e condiviso tra tutti i livelli, dal locale al nazionale, del nostro Partito”. Già si sta ponendo l’interrogativo, sollevato da alcuni esponenti del partito e da iscritti, come e quanto sarà imopegnativo per il governatore della Regione continuare a rappresentare il partito, dopo essere stato votato dagli elettori dem. Anche i circoli hanno espresso la loro contrarietà alla scissione.
Il circolo Pd Ardenza La Rosa afferma in un documento, di aver “invitato tutti i dirigenti nazionali ad agire con la massima calma e ragionevolezza per evitare la scissione” che “la nostra gente non capirebbe e che non avrebbe alcun vincitore, ma solo sconfitti rendendo tutti più deboli. Il Pd infatti , sottolinea ancora il documento, è un “partito che trova la forza nelle sue importanti radici per guardare al futuro con impostazione moderna e al passo con i tempi”. E aggiunge: “Con questo quadro generale non riusciamo a comprendere come si possa anche solo pensare a scissioni, anche perché il Pd è rimasto l’unico baluardo riformista ed europeista a contenere il dilagante populismo che può costituire un pericoloso grimaldello di striscianti idee reazionarie”.
Il comitato direttivo del Circolo 25 Aprile, comprendente gli iscritti della zona Stazione, Sorgenti, La Cigna, Corea e Ferrovieri, “rilevata la necessità di mantenere l’unità del partito, pur nella dialettica delle posizioni politiche”, ha rivolto “unitariamente un appello a tutti i dirigenti del Partito Democratico affinché prevalga il senso di responsabilità verso il Paese ed il governo attualmente in carica, sia verso i cittadini e l’elettorato che fino ad oggi hanno fatto riferimento al nostro partito”. Il direttivo ha auspicato che sia “compiuto ogni sforzo per superare pericoli di scissione e che il percorso congressuale venga affrontato con spirito fortemente costruttivo e responsabile”.
Anche i direttivi del circolo Borgo-Fabbricotti, con l’approvazione anche del circolo Centro, hanno auspicato che,pur con le diverse sensibilità,il Partito Democratico debba rimanere unito, nel rispetto dei suoi valori fondativi , nell’interesse dell’Italia e dell’elettorato che difficilmente ne comprenderebbe le motivazioni”. Ed ha rivolto un appello al senso di responsabilità di tutti i dirigenti per evitare la scissione e mantenere l’unita’ del partito, fondamentale in questo particolare momento politico ed economico”. Si auspica inoltre che il governo Gentiloni possa avere tutto il sostegno necessario e che la fase congressuale possa svolgersi con il fine di raggiungere risultati pratici e migliorativi.
I direttivi del Circolo Salviano – La Leccia e San Marco Pontino hanno chiesto, un’assemblea ed ha stilato un dettagliato documento in cui si afferma che “occorre, in primo luogo, un forte e immediato rilancio, a tutti i livelli, dell’iniziativa dei democratici sui grandi temi della politica internazionale (spostamento a destra degli indirizzi degli Stati Uniti dopo l’elezione di Trump, difficoltà crescenti dell’Unione europea, ripiegamento della globalizzazione ), sulle principali questioni della politica economica e sociale del Paese. In questo contesto assumono priorità gli interventi a sostegno del lavoro, in primo luogo per i giovani, e per contrastare la povertà”. E ancora: “Non può essere rinviata la definizione e l’approvazione di una nuova legge elettorale per la Camera e il Senato – a seguito della sentenza della Corte costituzionale sull’Italicum – con la quale garantire in modo equilibrato la rappresentanza e un incentivo alla governabilità. Si esprime il sostegno da parte del PD al governo Gentiloni e a una sua innovativa azione su molteplici versanti non può che dispiegarsi fino alla conclusione naturale dell’attuale legislatura ( Febbraio 2018 ). Il PD deve immediatamente sviluppare nei Circoli e tra i cittadini un confronto serio e costruttivo al fine di analizzare il significato degli ultimi appuntamenti nazionali ( Referendum del 4 Dicembre, precedenti elezioni amministrative e regionali ) e mettere a punto una immediata iniziativa politica sui problemi concreti dei cittadini e sulle prospettive generali del Paese. Il valore strategico del progetto di costruzione del Partito Democratico deve essere salvaguardato, con le correzioni e le innovazioni necessarie, attraverso un recupero del rapporto con gli elettori e i cittadini e, prima di tutto, con le nuove generazioni; e mediante un processo di ridefinizione politica e ideale che ne connoti la natura popolare, progressista e di sinistra. Per questo motivo il prossimo Congresso del PD deve essere adeguatamente preparato e gestito con tempi adeguati in grado di garantire davvero un approfondimento e una discussione seria e ampia. Su questi basi può e deve essere trovata una cornice unitaria all’interno della quale si potrà sviluppare un costruttivo pluralismo interno. Come preparazione del processo congressuale un particolare rilievo dovrà essere assunto dalla Conferenza programmatica che peraltro lo Statuto del Partito ( articolo 26 ) prevede ogni anno”. Infine i direttivi si sono impegnati a rilanciare una adeguata iniziativa sui problemi concreti del territorio di competenza Salviano, La Leccia, Limoncino, Valle Benedetta e San Marco Pontino “per corrispondere alle esigenze e alle aspettative dei cittadini”.
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