Piombino: un arresto per il tunisino ucciso e bruciato
25 Novembre 2017
Piombino, 25 novembre. Una guardia giurata, Marco Longo, 33 anni, è stato fermato per l’omicidio del tunisino, Hamdi Fathel, 32 anni, bruciandone il corpo nella notte del 22 novembre scorso, nel suo appartamento di via Ferrer a Piombino. Ha confessato di essere andato a trovare il nordafricano con il quale aveva avuto contatti in passato nell’ambito dello spaccio di droga, recentemente ripresi, di aver avuto un alterco per il possesso di un cellulare e di averlo ucciso sparandogli tre colpi di pistola, di cui due al torace. Poi, lo ha legato alla spalliera del letto con una catena sperando e ha dato fuoco sperando di far sparire le tracce e di farla franca. Tra le prove dopo le indagini, condotte dai pm Fiorenza Marrara e Giuseppe Rizzo, e l’interrogatorio, le ammissioni dell’uomo: era a conoscenza delle monetine da venti centesimi di euro posate sugli occhi del tunisino carbonizzato. Ettore Squillace Greco, procuratore capo della Repubblica di Livorno con magistrati e funzionari della Polizia di Stato e Carabinieri ha illustrato il risultato delle indagini, ancora in fase di completamento per far piena luce sulla vicenda.

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