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20 Aprile 2024

Premio letterario Casalini dedicato ai detenuti: domani cerimonia al carcere Don Bosco di Pisa


irenze, 7 novembre. Si terrà domani, mercoledì 8 novembre, la cerimonia del Premio letterario Casalini, intitolato ad Emanuele Casalini, dedicato ai detenuti. Quest’anno si svolgerà al carcere Don Bosco di Pisa. Ogni edizione annuale si tiene in una casa di reclusione diversa. Nel 2016 la premiazione si svolse al carcere di Asti.
Emanuele Casalini (nella foto) fu insegnante e preside al liceo classico di Piombino e docente volontario di scrittura e letteratura al carcere di Porto Azzurro, dove fu anche animatore del periodico “La Grande Promessa”, prima rivista carceraria sorta in Italia.
Il Premio letterario Casalini è stato fondato nel 2002, poco dopo la scomparsa del professore, dalla San Vincenzo de’ Paoli e dall’Unitre di Porto Azzurro che lo stesso Casalini aveva contribuito a fondare. Oggi il Premio letterario è promosso dall’Unitre di Porto Azzurro e dall’Unitre di Volterra, dalle case di reclusione di Porto Azzurro e di Volterra, dal Salone internazionale del Libro di Torino e dai Presìdi del Libri del Piemonte.
La giuria è presieduta da Ernesto Ferrero, già direttore del Salone torinese. La Regione Toscana patrocina l’iniziativa. Un contributo del presidente Enrico Rossi è presente nel volume “L’altra libertà”, stampato a cura della Regione, che contiene le poesie ed i racconti scritti dai reclusi premiati o segnalati. L’assessore regionale Cristina Grieco e la vicepresidente Monica Barni hanno seguito da vicino lo sviluppo del Premio letterario Casalini.
Alla cerimonia di premiazione, domani alle 13,30 al Don Bosco di Pisa, assieme ai detenuti, interverranno la vedova Lucia Casalini, il presidente della giuria Ernesto Ferrero, i giurati Fabio Canessa e Pablo Gorini. In rappresentanza della Regione ci sarà il dirigente Luca Lischi. Il direttore del carcere Fabio Prestopino farà gli onori di casa.
Scopo del premio, fin dalla sua origine, è fornire nuovi incentivi ed inedite occasioni di riabilitazione ed elaborazione delle proprie esperienze e dei propri vissuti a chi si trova a vivere l’esperienza della reclusione.