Vai a…

Costa Ovestsu Google+Costa Ovest on YouTubeCosta Ovest on LinkedInCosta Ovest on TumblrRSS Feed

19 Aprile 2024

Ridotto l’orario delle sale da gioco in città


Livorno, 4 agosto. Il sindaco Filippo Nogarin ha firmato un’ordinanza con la quale limita gli orari delle sale slot in città per dare consistenza alla lotta contro la ludopatia e tutelare la salute dei cittadini, specialmente i più giovani. Il provvedimento, “contingibile e urgente” è stato adottato in qualità di responsabile della salute e della sicurezza pubblica. Nuovo orario giornaliero delle sale da gioco dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23. Identico anche per i titolari dei locali che hanno al loro interno le slot machine. Il mancato rispetto dell’ordinanza comporterà fino a 500 euro di multa. La notizia è stata postata dallo stesso sindaco sul suo profilo e poi resa pubblica ufficialmente. In un suo commento afferma che la misura non è certo sufficiente, ma è un chiaro segnale d’indirizzo dell’Amministrazione per la tutela della salute pubblica. Infatti in Toscana circa 30mila persone sono affette da gioco d’azzardo patologico e, secondo i dati raccolti dall’Agenzia Regionale di Sanità, la provincia di Livorno è tra quelle che preoccupa maggiormente rispetto alla media nazionale con particolare allarme perchè il fenomeno è in aumento.
L’ordinanza che pone in essere tutta una serie di azioni e prescrizioni volte a contrastare un fenomeno sempre più diffuso anche in Toscana (dove uno studio IPSAD Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa parla di 30mila affetti da gioco d’azzardo su un totale nazionale di 800mila), e in particolare crescita a Livorno.
I numeri legati alle psicoterapie individuali che emergono dalla relazione sollecitata ad ASL dall’Amministrazione per quantificare il fenomeno, parlano infatti di un’impennata delle psicoterapie individuali intraprese in relazione al fenomeno, più che raddoppiate e passate dai 218 casi del 2015 ai 519 del 2016.
Parallelamente, l’indagine dell’Agenzia Regionale di Sanità ARS Toscana del 12 giugno scorso, appositamente richiesta dall’Amministrazione, ha evidenziato come il fenomeno, in esponenziale aumento in tutta la Toscana, stia raggiungendo le percentuali più elevate proprio a Livorno dove la concentrazione del fenomeno tra gli studenti adolescenti supera quella delle altre città toscane.