Vai a…

Costa Ovestsu Google+Costa Ovest on YouTubeCosta Ovest on LinkedInCosta Ovest on TumblrRSS Feed

29 Marzo 2024

Un'immagine del porto di Livorno (foto d'archivio)

Rossi scrive a Provenzano: “Inaccettabile escludere il porto di Livorno dalla Zlsr”


(Mirko Branca) Livorno, 28 maggio 2020 – Scongiurare il rischio che Livorno e il suo porto possano essere esclusi dalla proposta di Zlsr, zona logistica semplificata rafforzata, ossia dallo strumento previsto dalla legge Finanziaria del 2019 per promuovere aree produttive funzionali alle infrastrutture portuali con condizioni fiscali e amministrative favorevoli per le imprese.
E’ questa la richiesta contenuta in una lettera che il presidente della Regione Toscana, Enrico  Rossi, ha inviato al ministro per il Sud e la coesione sociale, Giuseppe Provenzano, secondo quanto informa l’agenzia d’informazione regionale Toscana Notizie.

“Da una lettura delle norme emergono interpretazioni che, se confermate, paradossalmente potrebbero escludere l’area di Livorno, e soprattutto il suo porto, dal possibile inserimento nella Zlsr Toscana. Paradossalmente perché si vedrebbe escludere il principale porto toscano, uno dei maggiori a livello nazionale”, evidenzia Rossi nella sua lettera, secondo quanto si legge nella nota di Toscana Notizie.

Il governatore toscano ricorda anche la Regione si era già mossa, con la precedente titolare del Ministero per il Sud, Barbara Lezzi, affinché si desse anche alle aree di crisi toscane speciali, Livorno e Piombino, la possibilità di avvalersi di strumenti come le zone economiche speciali, Zes, espressamente create per le aree del  Mezzogiorno d’Italia.

“Con la decisione del Parlamento di prevedere il nuovo strumento delle Zlsr sembrava che questa richiesta potesse trovare una risposta positiva e i nostri uffici”, fa presente Rossi nella missiva al ministro, “stanno da tempo lavorando, e sono in fase conclusiva dell’istruttoria per la candidatura toscana per questo strumento”.

Un’esclusione sarebbe quindi un “fatto inaccettabile”, sintetizza il presidente Rossi, che ricorda anche nella sua lettera un ordine del giorno approvato dalla Camera dei deputati il 24 aprile scorso che va nella stessa direzione auspicata dalla Toscana.