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18 Aprile 2024

Sindacati Fiom, troppi ritardi per i bacini di riparazione. Per Azimut occorrono specializzati


Livorno, 20 giugno. I sindacati aziendali del cantiere Azimut Benetti e la segreteria della Fiom CGIL provincia di Livorno (nella foto) in un incontro con la stampa hanno espresso la loro preoccupazione per l’immobilismo riguardante la gara di affidamento dei bacini di riparazione e hanno chiesto maggiore interconnessione tra l’azienda e la città. Al di là delle recenti dichiarazioni dell’ingegner Poerio, ad della società, si sta profilando un problema sempre più attuale: la ricerca di manodopera qualificata perchè nei prossimi anni Azimut passerà alla produzione di yacht da oltre 100 metri, rispetto alle attuali imbarcazioni da 60 e 70 metri. E’una iniziativa che creerà occupazione in Toscana e incremento dell’organico.
Le nuove esigenze produttive richiederanno decine di nuove assunzioni. L’azienda necessita di figure specializzate per permettere al cantiere di funzionare al meglio. Quindi posti di lavoro a Livorno e altri dall’indotto. Le opportunità di lavoro riguardano operai, tecnici, carpentieri, saldatori ed altri profili. Le selezioni saranno rivolte a diplomati e laureati, ma anche a studenti e a candidati con altri titoli di studio. Per questi ultimi sono previsti percorsi formativi a carattere tecnico, mentre gli studenti potranno beneficiare di corsi di formazione e stage. Saranno attivati, inoltre, percorsi formativi per la riconversione professionale dei disoccupati, per poter offrire una possibilità anche a chi ha perso il lavoro. E’ quanto comunicato dalla società. Essenziale quindi avere figure professionali sempre più qualificate sul territorio, che sta vivendo una crisi annosa.
C’ poi la gara dei bacini di riparazione. “Non vogliamo certo dire a chi deve essere affidato il bando – chiarisce la Rsu – chiediamo soltanto che sia seguito il piano regolatore portuale, il quale prevede che i bacini siano utilizzati per riparazioni di navi fino a una certa taglia, lavorazioni, quindi, compatibili con l’attività del cantiere”.
Il cantiere, rispetto alla costruzione di mega e giga Yacht, occuperà a pieno regime circa 1500-1600 persone e anche oggi, l’attività dell’azienda ha ricadute positive sulla città.
“Da un sondaggio fatto nei mesi scorsi – sottolineano i rappresentanti aziendali – il 65 per cento degli operai del cantiere sono livornesi, esiste una filiera in città relativa all’attività di costruzione delle imbarcazioni e, anche negli appalti, le aziende maggiormente strutturate e dalle migliori perfomance sono proprio quelle livornesi”.
C’è un dato preoccupante tuttavia, a cui, secondo la Fiom CGIL, si deve porre rimedio: “L’immobilismo di cui è vittima la città – sottolinea la Fiom territoriale – ha gravi ricadute anche sulle attività produttive che funzionano: i lavoratori ci segnalano che l’azienda, nonostante cerchi sul territorio figure professionali di alta e media specializzazione, è molto difficile che riesca a reperirle. Questo è il segnale di una mancanza di volontà, anche politica, da parte delle Istituzioni, particolarmente quelle locali Comune e Regione, di creare dei percorsi di formazione che possano rispondere a tali esigenze”.
Creare figure professionali ad hoc, specialmente di media specializzazione, potrebbe essere una prima risposta, purché non sufficiente, ai tanti disoccupati del territorio che non hanno un’alta scolarizzazione né un’alta qualificazione professionale. “Da parte nostra – conclude la Fiom – stiamo eseguendo una mappatura degli appalti per comprendere meglio quali lavorazioni esistono in cantiere, che metteremo a disposizione della confederazione. E’ necessario, però, che la città, intesa come forza istituzionale faccia uno sforzo per creare maggiore interconnessione con il cantiere che, già, oggi rappresenta un’importante realtà occupazionale e che l’azienda intensifichi e renda più proficua la collaborazione con le scuole del territorio”. E bisogna far presto perchè il portafoglio ordini del Gruppo Azimut Benetti è tale da non ammettere ritardi e necessitano assunzioni da qui al 2019.