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20 Aprile 2024

Tafferugli a Effetto Venezia per uno striscione. Interventi della Polizia e del Sindaco.


Livorno, 2 agosto 2018. Non sono mancati attimi di tensione all’apertura di Effetto Venezia 2018, dedicata ai talenti livornesi. Tutto è avvenuto a tardissima serata, dopo la mezzanotte sugli Scali del Rifugio. Uno striscione faceva bella mostra di sé, affisso sul muro dell’edificio ed è stata l’occasione per l’intervento della polizia che, dopo essersi vista negata la rimozione, successivamente effettuata dai vigili del fuoco, ha effettuato una carica di alleggerimento, che ha suscitato le reazioni dei giovani presenti. La polizia infatti riteneva illegale l’ultima frase che definiva “illegale” la Lega. Sul lenzolone bianco era scritto: “ Effetto Pd e Lega-5 Stelle: 11 aggressioni in 50 giorni. Il vostro razzismo è emergenza. Il vero cambiamento: casa, lavoro e reddito per tutti. Lega illegale”. E’ stato il primo episodio al quale ha dovuto far fronte il nuovo questore, Lorenzo Suraci, insediatosi il primo agosto, che aveva sottolineato come il suo compito sarebbe stato quello della difesa e del mantenimento della legalità. Alla questura è stato spiegato che la critica e la contestazione non si devono accompagnare con la diffamazione. Da qui l’intervento. In mattinata anche la versione della Questura, che ha spiegato come la polizia abbia cercato di mediare – ha sottolineato il portavoce – ma non c’è stato modo. “Abbiamo chiesto di rimuovere lo striscione – ha aggiunto – ma ci è stato risposto più volte di no. E’ stata tollerata la permanenza dello stesso, anche e soprattutto a causa della considerevole presenza di persone in transito nella via in questione, fino al termine dell’evento. Abbiamo dunque aspettato la fine della manifestazione quando, intorno alle una di notte, le strade erano più libere e molta gente era già tornata a casa. A quel punto abbiamo chiesto ai vigili del fuoco di intervenire per rimuoverlo”. “Questa nostra presa di posizione – ha aggiunto la portavoce della questura – ha provocato reazioni aggressive e minacciose da parte dei manifestanti che avevano raggiunto quasi le cento unità e tendevano ad ostacolare il lavoro di rimozione. A quel punto abbiamo eseguito una leggera carica di alleggerimento nell’ambito della quale ci sono stati degli scontri. Il nostro vicario, la dottoressa Francesca Montereali, è stata colpita ad un polso ed ha riportato una frattura con prognosi di trenta giorni. Anche altri quattro operatori sono dovuti ricorrere alle cure mediche per contusioni varie riportate nei tafferugli. Il Reparto Mobile era anche a protezione dei vigili del fuoco che stavano effettuando la rimozione dello striscione ed è stato necessario il loro intervento a fronte degli atteggiamenti minacciosi nei confronti delle forze dell’ordine”. In merito a quanto accaduto ieri notte tra la polizia e gli occupanti dell’omonimo palazzo, informa una nota inviata dal Comune, è intervenuto anche il sindaco Filippo Nogarin con questo documento:
“Ciò che è accaduto ieri notte nei pressi del palazzo del Rifugio è semplicemente inaccettabile. È il frutto a mio avviso di un concorso di colpa in cui non c’è nessuno esente da responsabilità e su questo voglio essere molto chiaro: Effetto Venezia è una grande manifestazione di gioia e orgoglio cittadino e non deve essere permesso a nessuno di rovinarla, trasformando una serata piacevole per famiglie, bambini e cittadini comuni, in un momento di guerriglia urbana. Io ho difeso, difendo e difenderò sempre il diritto di ciascuno a esprimere le proprie convinzioni politiche e non soltanto. Ogni forma di manifestazione del pensiero critico, dal mio punto di vista, va tutelata e garantita. Io non solo non mi sarei mai sognato di chiedere un intervento delle forze dell’ordine dopo l’esposizione di uno striscione antigovernativo sulla facciata di un palazzo, ma sarei felice di vedere uguale determinazione nel contrasto allo spaccio e alla criminalità in alcuni quartieri. Quella di ieri, tra l’altro, è stata una manifestazione di dissenso ampiamente prevista, che non può e non deve spaventare nessuno, tantomeno una città profondamente antifascista e antirazzista quale è Livorno”.
“Ieri però non ci si è limitati a manifestare il proprio pensiero. Non è stata l’esposizione di questo striscione a scatenare la reazione – spropositata e fuori misura, lo dico sin da ora – delle forze dell’ordine. E’ stato un episodio accaduto a notte fonda: il ferimento di una agente della polizia di stato, cui va la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, cui hanno rotto un polso durante un diverbio sotto il palazzo del Rifugio. Diverbio nato dalla volontà degli occupanti di affiggere un nuovo striscione dai contenuti più “offensivi”. Una forzatura che la Questura ha giudicato inaccettabile e per la quale ha chiesto un passo indietro. Che non è stato fatto. A quel punto si è scatenata una colluttazione, di cui ha fatto le spese questa agente, dopodiché sono partite le cariche che hanno travolto persone disarmate. E questo non deve accadere. Come se non bastasse sono stati danneggiati i gazebo di alcune associazioni di volontariato”.
“Tutto questo non sta né in cielo né in terra. La violenza è sempre da condannare e lo è in maniera ancora maggiore quando si verifica all’interno di una manifestazione super partecipata come Effetto Venezia. Questo Comune, infatti, spende migliaia di euro per i piani di safety imposti dal capo della polizia lo scorso anno dopo i fatti di piazza San Carlo a Torino. Mi pare assurdo vanificare tutto questo lavoro permettendo che scoppino tafferugli vergognosi come quelli cui abbiamo assistito ieri notte. Spero che tutti quanti, istituzioni e cittadini, si facciano un bell’esame di coscienza. Nessuno è innocente al 100% in questa storia. Purtroppo a fare le spese di scelte sbagliate, alla fine, come sempre, sono i cittadini inermi”.
Anche i Liberali Livorno hanno preso posizione con questo documento: “L’ormai tradizionale tentativo di strumentalizzare politicamente quella che dovrebbe essere una kermesse cittadina senza colori partitici ha caratterizzato anche l’avvio di Effetto Venezia 2018. Quest’anno è stato però assai differente l’approccio della Questura che da ieri mattina ha un nuovo titolare. Nel 2014, stessa Amministrazione diverse le persone responsabili dell’ordine pubblico, si andò anche troppo delicati e non si rimosse fino a manifestazione conclusa lo striscione molto duro contro uno stato sovrano, Israele, con il quale l’Italia intrattiene pieni rapporti diplomatici. Ora s’interviene con la massima rapidità e decisione per il motivo, attribuito in alcuni articoli alla stessa Questura, che lo striscione attaccava PD, Lega e 5S per razzismo e concludeva con le parole “Lega illegale”. Dunque l’intento della Questura non sarebbe stato di preservare la neutralità di una festa della città rimuovendo provocazioni con essa contrastanti. Eppure questo poteva essere il solo motivo valido per la rimozione. Qualificare “diffamazione” un giudizio politico di illegalità sulla Lega (che pure i liberali non condividono) ci appare politicamente e giuridicamente insostenibile, violando la libertà di espressione costituzionalmente protetta. Preservare la neutralità delle festa poteva certamente andar bene, ma applicare due pesi e due misure no: oltretutto il clima della convivenza è stato reso peggiore dall’aver agevolato coloro che non credono all’importanza delle procedure di libertà e vaneggiano rivendicazioni utopiche”.