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19 Aprile 2024

Scontri in via Buontalenti (foto Costa Ovest)

Terra di nessuno


(Riccardo Pasquinelli) Livorno, 18 agosto 2022 – Dunque, dal Tirreno di lunedì 8 agosto scopriamo che il pericolo pubblico numero 1 a Livorno si chiama Mamadou, venuto qui dal Senegal più di 30 anni fa a vendere la sua mercanzia all’Ardenza. Dopo una sonora multa, ora gli è arrivato addosso anche un Daspo… Non ci sono parole adeguate per commentare una notizia del genere. Anzi: di parole non c’è proprio bisogno di spenderne tante perché basta scorrere la stessa edizione del giornale per rimanere sconcertati e avviliti leggendo titoli come “Di notte abbiamo paura. Piazza Garibaldi dopo lo stupro e le bottigliate è sempre più terra di nessuno”. E più avanti: “Piazza Mazzini terra di nessuno. Risse, bottigliate, spaccio, furti…”, mentre nelle prime pagine si può leggere un ampio servizio sullo sballo dei ragazzini in Versilia, che si ritrova pari pari a Livorno e in chissà quante altre località grazie alla diffusione e alla somministrazione di sostanze e alcol ai minorenni senza sufficienti controlli e sanzioni.

Ma non basta. Sempre sul Tirreno, edizione di mercoledì 10 agosto, viene ampiamente documentato con foto e orari il livello eccezionalmente alto di menefreghismo di numerosissimi automobilisti che ignorano l’obbligo di svolta a destra recentemente istituito in via del Mare. Una riprova clamorosa della percezione di massa dell’inesistenza di una efficiente rete di sorveglianza a tutela delle regole che consentono a una comunità di vivere in modo civile. Da via del Mare a piazza Garibaldi è sempre la stessa storia: nessuno mi vede e mi punisce, faccio quello che voglio.

Oltretutto, se in questa situazione abbastanza difficile si va a cercare ed a colpire non chi picchia-ruba-spaccia-spacca ma l’anello più debole e indifeso della catena, un bersaglio facile, un qualsiasi Mamadou, il discorso si fa ancora più assurdo e preoccupante. Molti hanno già commentato e scritto cose giustissime sul Daspo al senegalese, io vorrei soffermarmi e insistere proprio sul quadro generale che col passare degli anni appare in costante peggioramento: sempre più furti, sempre più atti di violenza, indisciplina diffusa. E impunità galoppante. Di questa perenne emergenza si parla solo quando le varie movide superano i più alti livelli della sopportazione, quando le autorità mettono in scena qualche “servizio speciale” per farci vedere che ci sono. Ci si chiede cosa fare, arriva qualche promessa, poi riparte tutto come prima. E così vediamo una città sempre più sporca, sciatta, spesso tristemente vuota perché certe strade e certe piazze sono, come scrive più volte il cronista, “terra di nessuno”. Ma vi pare normale che zone centralissime di Livorno possano essere considerate terra di nessuno e così abbandonate al degrado assoluto?

Tutto questo è accompagnato da motorini smarmittati che girano dappertutto senza che alcuno si degni di fermarli e sanzioni i proprietari, da vandali e imbrattatori seriali liberi di fare qualsiasi cosa, da proprietari di cani che se ne fregano di cosa lascia il loro animale sull’asfalto, di cassonetti e parti di strade usati come discariche. Controlli? Multe? Vigilanza puntuale nelle aree più centrali o più difficili? Notizie non pervenute. Capita di percorrere tutto il centro e di non vedere un agente in servizio sulla strada, vale a dire a piedi, come usava ai bei tempi.

Discorsi vecchi, fatti e rifatti. Ma il sindaco, il questore e le autorità preposte devono rendersi conto che una svolta è indispensabile: più controlli, più presenza, Daspo per 10, 100, 1000 vandali, ladri, spacciatori. E naturalmente occhi aperti su Mamadou, il più pericoloso di tutti…

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