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19 Marzo 2024

Vespa e Toscano (imagine tratta da un fotogramma Rai)

Toscano, Isp, ingabbia Vespa: “Faccia il giornalista, non il politico”


(Marco Ceccarini) Livorno, 21 settembre 2022 – Bòtta e risposta con toni polemici tra Bruno Vespa e Francesco Toscano, leader di Ancora Italia ed esponente di spicco del cartello Italia sovrana e popolare, ieri sera, martedì 20 settembre, nel corso della trasmissione Porta a Porta condotta dal noto giornalista sulle elezioni politiche del prossimo 25 settembre.

Toscano, incalzato da Vespa che voleva sintetizzare il suo ragionamento e farlo rispondere in modo secco alla domanda se Putin ha “fatto bene” ad invadere l’Ucraina e se Zelensky “combatte per la libertà o no”, ha reagito accusando Vespa di non essere “neutro” sulla guerra e sulle motivazioni che stanno a monte di essa, invitandolo a fare “il giornalista, non il politico”.

Tutto è iniziato mentre Toscano stava esponendo il suo ragionamento sulla guerra tra Ucraina e Russia e sulle conseguenze che il conflitto ha sull’Italia, sull’Europa e più in generale sull’Occidente: “Dobbiamo poi impedire questa continua isteria contro Mosca e contro la Russia che produce danni soltanto a noi. C’è un certo clero giornalistico che dipinge Putin come un mostro e Zelensky come un eroe che combatte per la libertà. Noi con Mosca dobbiamo ripristinare rapporti…”.

Questo stava dicendo Toscano quando Vespa è intervenuto per porre una domanda: “Lei dà atto che Zelensky combatte per la libertà o no?”.

Toscano ha abbandonato il suo ragionamento per rispondere: “Guardi, io so che il Donbass è territorio di guerra dal 2014, i giornalisti ne parlano da febbraio, lì c’è stato un vero e proprio sterminio di massa contro la popolazione russofona, per ben sette anni, nel silenzio della classe dirigente internazionale”.

Vespa, allora, ha incalzato: “Torno alla domanda. Zelensky è stato aggredito o no?”. Toscano, a questo punto, si è posto sullo sullo stesso piano del suo interlocutore, esplicitando quanto, evidentemente, aveva in animo di dire nel momento in cui era stato interrotto: “Le ripeto la domanda. E’ stata avviata una operazione di sterminio contro la popolazione russofona del Donbass…”.

Ma Vespa lo ha interrotto di nuovo: “Lei si rende conto cosa significa sterminio? Sterminio è stato quello degli ebrei…”.

Al che Toscano ha replicato: “Sì, hanno ucciso quattordicimila… Lei è d’accordo con l’uccisione di quattordicimila persone nel Donbass ad opera dei nazisti ucraini? E lei come la chiama l’uccisione di quattordicimila persone?”. Vespa a sua volta ha affermato: “No, no…”. Poi ha aggiunto: “Scusi, vado a memoria, sono cinquemila civili, quattromila soldati ucraini, cinquemila soldati della Resistenza del Donbass, quindi…”. Toscano, a quel punto, ha incalzato lui: “E quindi lei questi quattordicimila morti, come la chiama, passeggiata o sterminio?”.

Vespa ha tentato di riportare la questione sulla divisione tra buoni e cattivi e ha riprosto la domanda secca a Toscano: “Quindi lei è favorevole al fatto che Puntin…”. Ma Toscano lo ha interrotto: “Lei è favorevole a quelle morti?”. Secca è stata la replica di Vespa: “Ma io non sono favorevole alla morte nemmeno di un gatto, figuriamoci!”.

Toscano a quel punto ha chiuso il ragionamento: “Allora dica, non dovevano uccidere quegli uomini affinché si trovasse una via diplomatica. Non era corretto…”. Vespa è tornato sul punto: “Quindi Putin…”. Mentre le voci si accavallavano, Toscano ha evidenziato il suo punto di vista: “Nooo…”. Ma Vespa ha chiosato: “Io rispetto le sue opinioni, ma deve essere chiaro che secondo lei Putin ha fatto bene ad invadere l’Ucraina”. Toscano si è sovrapposto a Vespa: “Lei la ricorda la strage di Odessa”. E subito dopo: “No, io le sto dicendo, era giusto difendere quella gente o lei voleva che continasse lo sterminio? Lei ricorda la strage di Odessa? E’ d’accordo? Hanno fatto bene a bruciarli?”.

Vespa, anche in considerazione del fatto che il tempo a disposizione stava per finire, ha tentato di chiudere: “No, scusi, abbia pazienza, abbiamo trenta secondi e non possiamo rifare la storia dell’Ucraina?”.

A quel punto Toscano ha dato la stoccata finale: “Mi risponda, mi dica, secondo lei hanno fatto bene? Lei dovrebbe essere più neutro in questa vicenda”.

Vespa ha replicato stizzito: “Più neutro? I faccio i fatti, i fatti…”. E Toscano: “Lei si deve ricordare la strage di Odessa e l’uccisione di 14 mila persone, bambini, donne e civili”. Vespa ha attaccato: “Scusi ma lei dà dei numeri di pura fantasia”. La replica di Toscano è stata immediata: “No, lei sta dicendo… lei dovrebbe fare il giornalista, non il politico”.

La presenza di Toscano da Vespa si è conclusa con il giornalista, inviperito, che ha chiosato: “Io sono un giornalista e mi attengo ai fatti. Lei fa ideologia”. Ma Toscano ha rimandato al mittente l’accusa: “Questi non sono i fatti”.

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