Vai a…

Costa Ovestsu Google+Costa Ovest on YouTubeCosta Ovest on LinkedInCosta Ovest on TumblrRSS Feed

28 Marzo 2024

Una scuola aperta a tutti


(Stefano Bramanti) Portoferraio, 20 settembre – Portoferraio ha messo in archivio la festa-spettacolo nazionale di “Tutti a scuola”, che ha inaugurato l’anno scolastico, presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e varie autorità. Un evento storico: l’Elba periferia, scelta con protagonista il suo Itcg Cerboni che ha ospitato l’evento. Grandi fermenti quindi nell’ambiente mediceo e napoleonico e vediamo due aspetti che hanno mosso le acque locali: la preparazione e la messa in sicurezza della manifestazione. Il tutto è stato agitato da acquazzoni improvvisi, scoppiati lunedì, giorno dell’appuntamento, dopo giorni di sole. Inutile quindi il maxi palco per lo spettacolo realizzato dalla Rai, già allestito a fianco della scuola prescelta? Niente affatto. Con rapidità la scuola, la Rai, il Miur e il team del Quirinale, in mezza giornata, hanno allestito ad hoc, l’adiacente palasport comunale Monica Cecchini e tutto è girato lo stesso a meraviglia. Poco spazio nella struttura per lo sport, niente angolo per l’orchestra di De Angelis e per i gruppi in esibizione? No problem, Sono stati inseriti dal regista della diretta tv, di Rai uno del meeting, le registrazioni già fatte, durante le prove dei giorni scorsi delle performance dei gruppi di studenti per lo spettacolo. Un successo. E’ stata insomma battuta la sfortuna atmosferica capitata di lunedì 17, invece che nel classico venerdì. Mattarella, il ministro della PI, hanno dato i giusti messaggi per amare la scuola e Paola Cortellesi ha detto no al bullismo e lo show condotto da Insinna e Gerini, è filato liscio, Un tripudio di gioventù e promesse di buona scuola, compreso il ricordo della tragedia del ponte di Genova. E grande è stata la macchina organizzativa che c’è stata alle spalle di tutto ciò, anche per garantire la sicurezza. Una macchina civile e militare per far funzionare bene tutto, per il presidente e per 1200 persone venute da tutta Italia. Sono state dispiegate varie forze in campo, da quelle comunali con i vigli, ai pompieri, quindi è stata montata una maxi tenda da campo, cime mini ospedale, presenti le varie ambulanze, poi Cc, Finanza, Polizia provinciale, Cp e gli altri, compresi reparti speciali fatti di tiratori scelti, uomini e donne in uniforme appostati ad ogni angolo, grazie ad un organico rinforzato per un appuntamento nazionale del genere. Quindi il giorno dell’evento strade private della sosta e della circolazione stradale, movimenti limitati e controllati in tutta l’area intorno al piazzale Annarita Buttafuoco, sede del Cerboni, l’istituto guidato da Grazia Battaglini,. Diversi elbani hanno atteso di vedere il Sergio Nazionale che entrava nel palasport, anche se mancava qualche striscione di benvenuto, e tra le grida di saluto c’è stato pure un grido alla livornese “Agguanta Sergio”, a cui il primo cittadino d’Italia ha risposto con un saluto della mano, per poi immergersi nel bagno di folla e di calore, fatto anche di applausi scorcianti a non finire, dentro il palazzetto dello sport. Un subbuglio del genere forse ci fu, con atmosfere e numeri ben diversi, quando sbarcò Napoleone nel 1814. Fu una grande festa per accogliere l’imperatore esiliato. Lunedì nessun regnante è giunto, ma c’era il massimo rappresentante della democrazia, intento ad esaltare i valori della scuola. Tutt’altra cosa, ben più difficile da realizzare, la democrazia, ma con valori che nemmeno il Corso poteva immaginare, Insinna, conduttore con Gerini della festa, ha detto al Tirreno. “La scuola è alla base della vita e possono incontrare grandi maestri. Io ho avuto Proietti ed Abbatantuono, il massimo. La scuola deve esser aperta a tutti, come voleva Don Milani, che diceva < se la scuola respinge uno scolaro è come se l'ospedale respingesse un malato>”.