Borgo dei Greci propone il recupero dello storico palazzo Maurogordato
14 Dicembre 2024
(Angela Simini) Livorno, 14 dicembre 2024 – L’imponente Palazzo Maurogordato, sito sugli Scali D’Azeglio, che nasconde al suo interno incantevoli affreschi e armoniose architetture neoclassiche, edificato nel 1864 dalla famiglia Maurogordato, originaria dell’isola di Chio. rappresenta una prestigiosa testimonianza della cultura e ricchezza della comunità greca a Livorno. Oggi, dopo le alterne e talvolta spiacevoli vicende attraversate dall’edificio, ultimamente trasformato tra l’altro anche in sede di abitazioni abusive, ora sgombrate. necessita di urgente manutenzione, se non vogliamo perdere una fetta importante della nostra storia. Scende in campo ancora una volta e ci rende tutti partecipi e “responsabili” dell’iniziativa, chiedendoci un minimo sforzo. l’Associazione Borgo dei Greci, fondata nel giugno 2020 dal dott. Umberto Cini e presentata ufficialmente nel luglio dello stesso anno nella Sala delle Cerimonie in Comune alla presenza delle autorità. Di questo si tratta: ogni due anni il Fai (Fondo Italiano per lì Ambiente) indice un censimento degli ambienti naturali e dei monumenti di valore storico, artistico e culturale da salvare, appunto “I Luoghi del Cuore” e pubblica un Bando, aperto a tutti coloro (associazioni, gruppi, comunità) che propongono il proprio “Luogo” e raccolgono sostenitori che votano con un semplice click sul cellulare. È indispensabile raggiungere la soglia di 2500 voti per ottenere il diritto a presentare un progetto di recupero che, se approvato, apre le porte ad un finanziamento. Va da sé che il numero dei voti incide sulla quantità dell’erogazione.
Il Borgo dei Greci ha già partecipato nel 2021 proponendo il del Cimitero Greco-Ortodosso con relativa Cappella (via Mastacchi), che oggi è finalmente aperto al pubblico (martedì e giovedì dalle 10-00 alle 12.30 e vi si può assistere alla Messa domenicale. È stata la campagna di sensibilizzazione innescata con la raccolta dei voti a indurre l’ente proprietario, l’Istituto Ellenico di Venezia a mettere in sicurezza il luogo e a deciderne l’apertura. Tutto questo a movimento di interessi, impegni si deve all’attività capillare svolta dal presidente Umberto Cini, come ora vedremo. Ed appassionanti sono anche le motivazioni con cui si è giunti alla fondazione dell’Associazione Borgo dei Greci. Il dott. Umberto Cini, già interprete parlamentare e cultore della lingua e della storia greca, nel 2020 è stato tra i fondatori dell’Associazione Borgo dei Greci (in prossimità del bicentenario della conquista della libertà da parte del popolo greco) e spiega che, se una grande e prospera comunità greca), spiega che, se na grande e fiorente comunità greca si era già insediata a Livorno nel Sei-Settecento ed aveva prosperato durante tutto l’Ottocento, successivamente la fine del porto franco e poi l’avvento del fascismo portarono al declino delle comunità straniere, compresa quella greca, che si sciolse negli anni Venti del 900. Ne risentì anche la toponomastica, che fu cambiata dai fascisti: gli scali degli Olandesi divennero scali Ugo Botti e la via Greca divenne via generale Tellini. Già gli scali hanno recuperato il loro nome, la via non ancora. Cini ha inteso ridare vita a quelle voci che si erano spente, recuperando e valorizzando la cultura della trascorsa Comunità, agendo su più direzioni, a partire proprio dalla toponomastica. Nell’ottobre 2021 ha promosso il Convegno “La Comunità Greca a Livorno: interessi economici, religiosità e sentimento nazionale”, i cui atti sono prossimi alla pubblicazione, curati dal presidente stesso e dal docente dell’Università Pisa, Andrea Addobbati. Il volume, edito dalla Press University di Pisa, uscirà col titolo “Tradizione e modernità – La Comunità Greca di Livorno tra Settecento e Ottocento”, anch’esso curato da Addobbati e Cini. A Cini e ad altri si deve anche la traduzione dal greco del libro “Mercanti greci a Livorno- 1750- 1868” della Prof.ssa Despina Vlami. dell’Accademia di Atene. Livorno, fin dai tempi dei Medici, si è caratterizzata come città multietnica dove furono emanate le Livornine, dichiarata Porto Franco aperto a traffici, usi e religioni diverse: vi si stabilirono, oltre ai greci, ebrei, armeni, olandesi e ”alemanni”, cioè tedeschi, svizzeri, scandinavi, nonché francesi ed inglesi. È un passato questo ricco e importante che ha lasciato tracce sulle quali si potrebbe oggi costruire un turismo realmente colto, al di là di un frettoloso tour o del cacciucco o della convergenza su Livorno solo come scalo per dirigersi poi alle città d’arte della Toscana.
Per il recupero e restauro del patrimonio greco, il dott. Umberto Cini ha cercato la collaborazione con altre associazioni: il Fai stesso, Reset, gli Amici dei Musei, la Congregazione olandese alemanna, Livorno delle Nazioni e altre, nonché con il Museo di Storia Naturale dove in questi giorni si è svolto un Convegno grazie al quale siamo venuti a conoscenza della sorprendente e faticosissima opera di volontariato svolto dai soci di Reset. nella Vila Maurogordato , che hanno liberato il terreno da cespugli e rovi che soffocavano gli alberi, il prato e il declivio, il ruscello, le fonane, il Berceau, ora restituiti alla vista. Addirittura gli ulivi hanno dato un olio molto buono e saporito , che al Museo ci hanno fatto degustare con la bruschetta.
E chi lo avrebbe mai sospettato? Vale la pena, nell’interesse non solo dell’Associazione Borgo dei Greci, ma di Livorno e di noi tutti fare quel famoso Click e diffondere il link tra gli amici e nelle nostre chat.
https://fondoambiente.it/luoghi/palazzo-maurogordato?ldc
Presidente Umberto Cini cell. 3357421219.
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