Fausta Bonino: “C’è un accanimento della Procura contro di me”
23 Settembre 2016
(Tony Faini) Livorno – In un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera oggi, venerdì 23 settembre, l’infermiera Fausta Bonino, accusata di aver ucciso quattordici pazienti all’ospedale di Piombino, ha preso posizione sulla sentenza con cui la Cassazione, ieri, ha annullato il provvedimento di revoca della misura cautelare in carcere disposto dal Tribunale del Riesame di Firenze.
“So di essere innocente. Indagini e accertamenti vanno tutti in questa direzione. Non ho mai ucciso nessuno. Alla gente ho sempre cercato di salvare la vita”, ha detto la Bonino. Che ha risposto “no” quando le è stato chiesto se teme di tornare in carcere. La risposta negativa è stata argomentata dalla Bonino con il fatto che “le nuove indagini ed i nostri accertamenti (della difesa, ndr) stanno dimostrando la mia assoluta innocenza”. I periti, ha affermato, hanno evidenziato che “l’eparina trovata fa parte di contaminazioni involontarie su alcuni cateteri e provette”. E ancora: “Sono sorpresa, anche questa volta non me l’aspettavo”.
L’infermiera è indagata per le morti di quattordici pazienti avvenute a causa dell’eccessiva o non dovuta somministrazione di eparina. La Bonino fu arrestata il 31 marzo scorso, rimanendo in carcere fino alla decisione del Riesame del 21 aprile di rimetterla in libertà. L’infermiera ha anche detto che “la Procura di Livorno ha scritto che io devo stare in galera perché potrei uccidere mio marito e i miei figli” aggiungendo che “sono passati più di cinque mesi, mio marito è seduto accanto a me e i miei figli, se Dio vuole, godono di ottima salute”. E ha aggiunto: “Credo che ci sia stato un accanimento nei miei confronti, prima dei Carabinieri e poi della Procura”.
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