Francigena, patrimonio dell’Unesco: lo chiedono sette regioni
4 Marzo 2017
San Miniato(P)- 4 marzo. Toscana, Lazio, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta insieme per ottenere l’inserimento della Via Francigena italiana nella lista del Patrimonio Unesco (World Heritage List).
Con la firma di un protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina a San Miniato (Pi) al termine della due giorni “La Francigena e i cammini”, le sette Regioni toccate dall’antica via dei pellegrini si sono impegnate a salvaguardare e promuovere i tratti della Francigena attraverso un progetto organico di carattere nazionale finalizzato al riconoscimento del titolo Unesco.
Molto deve essere fatto – a partire dall’individuazione esatta del tracciato della Francigena in tutti i territori, alla definizione delle particolarità socio-culturali-ambientali ad essa connesse e, soprattutto, al coinvolgimento di tutti gli enti pubblici coinvolti e della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco – ma il percorso è avviato e la Toscana è stata scelta come capofila del progetto in quanto già a capo del gruppo di lavoro che ha ottenuto l’iscrizione delle Ville e dei giardini medicei nell’elenco dei siti Patrimonio dell’umanità.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto fino ad oggi e del riconoscimento che anche le altre Regioni partner ci hanno attribuito scegliendo la Toscana come capofila – ha detto l’assessore regionale alla cultura Monica Barni, che ha sottoscritto il protocollo a nome della Toscana – Adesso dobbiamo proseguire con determinazione e caparbietà verso il nostro obiettivo, per fare in modo che anche il sistema paesaggistico-culturale della Via Francigena venga riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, così come è avvenuto nel 2013 per le Ville e giardini medicei”.
La Toscana, capofila del progetto, sarà affiancata da un Comitato di coordinamento (composto da un referente politico ed uno tecnico per ciascuna Regione coinvolta), da una segreteria e dall’Associazione europea delle Vie Francigena, che effettuerà analisi preliminari al progetto di candidatura, elaborerà la documentazione necessaria e selezionerà la tratta da candidare più adeguata sotto il profilo scientifico. Il protocollo d’intesa per la candidatura della via Francigena a Patrimonio Unesco avrà durata di un anno.
A sottoscriverlo, oltre all’assessore Barni, anche gli assessori regionali della Lombardia Cristina Cappellini, Emily Rini per la Val d’Aosta, Antonella Parigi per il Piemonte, Andrea Corsini per l ‘Emilia Romagna, Emilio Tapinassi del Mibact. Hanno aderito al protocollo anche Regione Lazio e Regione Liguria.
Nel corso della giornata conclusiva del convegno l’Associazione Toscana Via Francigena (Atvf) ha consegnato un riconoscimento a Giovanni Corrieri, pellegrino e appassionato di Via Francigena che da anni accoglie e accompagna a titolo gratuito altri pellegrini e turisti alla scoperta dell’itinerario e del territorio.
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