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17 Maggio 2024

Livorno, nel 2016 porto da incorniciare. Tutti i traffici in aumento


Livorno, 31 gennaio. Il porto nel 2016 ha superato ogni più ottimistica previsione. I dati statistici annuali sono significativi. In sintesi 32,8 milioni di tonnellate e segni più davanti a tutti gli indicatori di traffico sono le prime cifre. Nuovo exploit è stato ottenuto nei container: superati gli 800 mila Teu. Ed anno da incorniciare anche per auto nuove e forestali. E’ aumentato il tonnellaggio complessivo (+0,3%). Ed è stato sfiorato sui Ro/Ro il record del 2007. Il commissario dell’APL, Giuliano Gallanti, nella conferenza stampa di fine mandato ha ricordato: “Lascio un porto in buona salute”
Oltre al nuovo record nel settore dei container,sono stati ottenuti numeri da capogiro nel campo dei rotabili, delle auto nuove e dei prodotti forestali, dove lo scalo labronico conserva una indiscussa leadership in Italia. L’anno che si è appena concluso porta in dote allo scalo labronico ottime notizie sul fronte dei traffici: con una movimentazione complessiva di 32.815.851 tonnellate (+0,3% sul 2015) e segni più davanti a tutti gli indicatori di traffico (con l’eccezione delle rinfuse), la fotografia dell’Autorità Portuale di Livorno consegna agli annali un porto da primato. Lo hanno sottolineato il commissario Gallanti e il segretario generale, Massimo Provinciali, che hanno presentato le ultime cifre confezionate dal responsabile dell’Ufficio Analisi Economiche e Statistiche, Saverio Failli.
“Lascio un porto in ottima salute – ha dichiarato Gallanti, che presto lascerà il timone nelle mani del suo successore, Stefano Corsini – In questi anni abbiamo lavorato sodo per permettere al porto di assorbire l’urto choc della crisi e riprendere la giusta rotta. Le manovre che ci hanno portato a prendere il largo le conoscete tutti: un nuovo Piano Regolatore con il quale ci siamo presentati a testa alta nelle principali piazze europee; la gara per la realizzazione della Piattaforma Europa, unica vera ancora di salvezza per un porto che vuole rimanere “sulla mappa” e le continue attività di infrastrutturazione dello scalo portuale, specialmente quelle di dragaggio, senza le quali non avremmo potuto mantenere gli attuali rendimenti di traffico e scalare nuove posizioni nel Mediterraneo”. Ha infine ringraziato tutti i dipendenti di Palazzo Rosciano con i quali, ha detto, “abbiamo condiviso sei anni di intenso lavoro e grandi soddisfazioni”.(Nella foto: da destra Il commissario Gallanti, il segretario generale Provinciali e il responsabile ufficio Analisi Saverio Failli)
I contenitori
È sicuramente nel podio dei traffici più performanti; il business dei contenitori ha fatto registrare un incremento del 2,5% rispetto al 2015 con 800.475 Teu. Si tratta di un nuovo record per un porto che soltanto l’anno precedente aveva superato il risultato storico raggiunto nel 2008, arrivando a movimentare 780.874 Teu. L’obiettivo è stato centrato anche grazie all’elevato volume di traffico in transhipment, che quest’anno è cresciuto del 22,3% sul 2015 ed ha raggiunto il 30% dei volumi movimentati (240.286 Teu contro i 196.474 del 2015). Al netto delle operazioni di trasbordo, infatti, il traffico si è attestato attorno ai 560.189 Teu (24.211 in meno rispetto all’anno precedente con una flessione percentuale del 4,1). Sono diminuiti soprattutto i container vuoti: rispetto ai 151.409 Teu del 2015, quest’anno ne sono stati movimentati 135.611 (-10,4%) mentre l’export/import dei pieni è calato soltanto dell’1,9% pari a 8.413 Teu in meno.
I prodotti forestali
Il dato complessivo porta Livorno a sfiorare i due milioni di tonnellate di merce. Per l’esattezza, 1.904.227 tonnellate, quasi 150 mila in più rispetto al 2015 (+9,1%). Mai come quest’anno il porto è andato così bene nel settore dei prodotti forestali. Con 1.693.971 tonnellate allo sbarco (+3,1%) e 210.256 tonnellate in imbarco (+106,6%), la cellulosa, la carta e il legname confermano di essere assieme a quello dei contenitori uno degli asset core dello scalo labronico.
Le Auto Nuove
Eccellenti anche i risultati totalizzati dal comparto delle auto nuove che, con una crescita in termini percentuali del 25,6%, ha raggiunto una movimentazione complessiva di 596.677 mila unità. Si tratta di un altro record confezionato dal porto nel 2016.
I Rotabili
E non potevano che essere ottimi i rendimenti del traffico dei rotabili, le cui percentuali sono al di sopra di ogni ottimistica previsione: 14,3 punti percentuali in più e una movimentazione complessiva di 389.961 mila mezzi, di cui 191.468 in sbarco e 198.493 in imbarco. Per un soffio lo scalo labronico non è riuscito a eguagliare il record del 2007, quando furono sbarcati/imbarcati 406 mila mezzi.
Crocieristi e passeggeri
Va alla grande anche il traffico delle crociere, che ha registrato dati di consuntivo positivi con un traffico totale di 807.935 passeggeri e un nuovo incremento del 15,8% rispetto al 2015. Sul fronte dei traghetti i dati sono particolarmente buoni: durante il 2016 sono transitati per lo scalo 2.475.906 passeggeri diretti o provenienti dalle isole vicine (+26,1%) con un aumento di oltre 500 mila unità sul 2015 ed a un passo da un altro record storico del porto, quello del 2010 quando dalle banchine dello scalo si imbarcarono/sbarcarono 2.552.214 passeggeri.
Le merci varie
L’analisi delle tipologie di traffico indica un incremento del 3,2% delle merci varie. Su un traffico di 23.621.420 tonnellate, sono state movimentate 12.413.062 tonnellate di merce rotabile, quasi 450 mila tonnellate in più rispetto all’anno precedente (+3,8%).
Buone, anche se peggiori rispetto al 2015, le performance per il break-bulk (merci in colli o numero). Sono state movimentate 2.012.242 tonnellate di merce, con un decremento rispetto al 2015 dello 0,9%.
Infine, il traffico della merce containerizzata che ha fatto registrare un aumento del 3,4% con 9.196.116 tonnellate di merce (+5,6% in sbarco e +1,3 in imbarco).
Il traffico delle rinfuse
Su un totale di 32.815.851 milioni di tonnellate, sono state complessivamente movimentate 9.194.431 tonnellate di merce alla rinfusa, di cui 8.362.816 liquide (-6,8% rispetto al 2015), e 831.615 solide (-1,9%). Si tratta di prestazioni in leggera diminuzione rispetto al 2015, su cui hanno inciso, per le rifuse liquide, la “fermata” temporanea (due mesi) degli impianti voluta dall’Eni per la programmata manutenzione generale, e, per quelle solide, le crisi di alcune realtà imprenditoriali operanti in porto, tra cui Grandi Molini, che ha da poco ripreso le attività.