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17 Maggio 2024

Oltre cento musicisti da venti nazioni, gran successo per Piano competition


(Angela Simini) Livorno, 29 gennaio 2020 – Oltre cento musicisti provenienti da ben venti nazioni sono giunti in città, dove per una settimana hanno partecipato alla quarta edizione del prestigioso concorso Livorno Piano Competition, che si disputa sul palco della Goldonetta e che si è concluso con una finalissima entusiasmante, durante la quale sono stati assegnati i premi in palio, in tutto 10 mila euro.

Ideata e promossa dal maestro Carlo Palese ed organizzata dall’associazione Livorno Classica, la manifestazione si attesta ogni anno su livelli più alti e raccoglie consensi e numerosi sponsor che hanno compreso l’importanza della presenza di un concorso a Livorno e dei vantaggi che la città può trarne in fatto di immagine, prestigio, progresso e diffusione culturale. E non solo. C’é anche una ricaduta economica legata agli eventi culturali, aspetto che si è soliti far notare.

Questa rilevante iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Livorno e della Regione Toscana. Partner dell’iniziativa sono la Fondazione Livorno, Yamaha Europe branch Italy, il Centro pianoforti Menicagli, la Fondazione teatro Goldoni, Sillabe editore, Webbjames, Toscana tubi, Rotary club Livorno e 2 Erre Produzioni multimediali, che ha effettuato registrazioni audio-video professionali dell’intero evento e ha trasmesso la serata finale in streaming in tutto il mondo.

Ma anche molti privati sostengono questa iniziativa, a partire da Giancarlo e Renato Galletta e la famiglia Bacchelli, che hanno messo in palio rispettivamente il premio Enrico Galletta e il Premio ‘900 in ricordo del pianista livornese Antonio Bacchelli.

“Livorno centro del mondo”, si potrebbe pensare. Ed in effetti si è respirato aria di internazionalità, di collaborazione e di impegno giovanile. Ma soprattutto una settimana in cui la città ha risuonato di note e di lingue diverse, anche se la lingua ufficiale è stata l’inglese. Una settimana in cui cui le prove erano aperte al pubblico ed a quanti hanno voluto godersi le prove musicali come concerti veri e propri e di altissimo livello.

Vediamo le tappe di questa grande corsa, dalla quale, soprattutto se si segue in tutte le sue fasi, se ne riceve il senso delle cose universali, senza confini.

I partecipanti, tutti compresi entro i 32 anni, sono stati valutati da una giuria importante, composta da figure di spicco del panorama concertistico: il presidente è Walter Ponce, boliviano residente da molti anni in Usa, professore emerito alla Ucla, università di Los Angeles; Milana Chernyavska, Germania ed Ucraina, docente presso l’università di Graz, Austria; Francesco Libetta, artista già presidente di giuria di Livorno Piano Competition nel 2018 e direttore dei corsi di perfezionamento pianistico presso la fondazione Grassi di Martinafranca; Luca Schieppati, docente presso il conservatorio Cantelli di Novara e consulente artistico di Serate Musicali di Milano; il direttore artistico Carlo Palese, docente presso il Boccherini di Lucca e professore ospite presso prestigiose istituzioni estere. Nel Concorso è stata inclusa anche una sezione Giovani, compresi entro i 18 anni, definita Young Livorno Piano Competition, raccolti nel Premio Galletta, che hanno seguito lo stesso iter di eliminatorio, semifinale e finale e che sono stati valutati con gli stessi criteri di serietà professionale dei concorrenti più “grandi”.

Altro elemento di questo concorso molto apprezzato, due classi del liceo scientifico Enriquez e del liceo Niccolini Palli hanno effettuato la settimana di alternanza scuola e lavoro durante tutta la manifestazione, esperienza di cui sono rimasti entusiasti, tanto più che hanno formato la Young Jury, che assegna un premio.

La finalissima alla Goldonetta ha visto un insolito concorso di autorità, di esponenti della cultura musicale e di pubblico, che ha letteralmente affollato la platea.

“Sappiamo tutti quanto sacrificio costa questa attività artistica, tanto più che i concorrenti sono stati di livello molto alto, per cui anche la giuria ha vissuto con scrupolo la valutazione, non disgiunto da rammarico”, ha dichiarato in apertura il maestro Palese, direttore artistico del concorso e membro della giuria.

L’esibizione dei finalisti ha reso giustizia a queste parole.

Si parte dal settore giovani che hanno partecipato al Premio Galletta. Sono arrivati in porto Roman Fediurko, Ucraina, che si è aggiudicato il primo premio, Friers Rowel, secondo premio e Paolo Ehrenheim, Italia, terzo premio.

I finalisti professionisti del pianoforte sono stati Davide Ranaldi, Serena Valluzzi, Rachel Breen, Usa, e Miko Arizonu, Giappone, che si sono esibiti in brani molto impegnativi.

Davide Ranaldi con l’esecuzione di Bach, Shonberg e Liszt, preciso e interprete convincente ed espressivo, si è aggiudicato il Premio del Pubblico (euro 200) e il diploma di finalista.

Il terzo premio è andato a Serena Valluzzi (euro 1000), che con Scriabin e con una travolgente interpretazione della Sonata n. 2 di Rachmaninov ha ottenuto il terzo premio della giuria e il premio della Young Jury.

A Rachel Breen, che ha eseguito un’ampia scelta di Bach, Chopin, Beethoven, Rachmaninov, è andato il secondo premio (euro 1500).

E, dulcis in fundo, Miko Arizono, compositrice e pianista, con pagine di Schumann e di Barber, ha conquistato il primo premio della giuria (euro 4000), 2R Studio, Premio Arte e il Premio ‘900.

Miko Arizono ha iniziato a suonare all’età di tre anni e oggi ha rivelato una grande maturità interpretativa.

I sei finalisti hanno anche ricevuto un premio dalla Regione Toscana.