Case, a Livorno migliora il mercato residenziale
22 Marzo 2017
Livorno, 22 marzo – Il mercato residenziale tende lentamente ad assestarsi. La conferma viene da Nomisma, o meglio dal primo primo osservatorio 2017 di Nomisma, dedicato a Livorno, che segnala anche la riduzione del divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo, ora pari al 16 per cento. Il rapporto è riferito al 2016. I tempi medi di vendita delle abitazioni, secondo Nomisma, rimangono costanti: nove mesi per quelle usate, nove mesi e mezzo per le abitazioni nuove. Per quanto riguarda il mercato della locazione, invece, domanda ed offerta sono rimaste pressoché invariate rispetto al 2015, così come i tempi medi per la locazione, pari a circa 2 mesi e mezzo. Senza grosse differenze anche il numero di contratti conclusi. Il comparto direzionale risulta ancora in forte difficoltà.
La domanda per l’acquisto di case è ancora debole, il numero di compravendite esiguo ed i prezzi di nuovo in discesa, meno 3,5 per cento annuale e meno 26 per cento rispetto al picco del 2008.
L’evoluzione del mercato immobiliare di Livorno ha avvertito, nel corso del 2016, un miglioramento rispetto all’anno precedente, specie per quanto concerne il mercato residenziale. Il volume di compravendite, infatti, è aumentato rispetto al 2015: secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, fa notare Nomisma, il settore residenziale ha registrato un incremento annuo del 25 per cento, mentre quello non residenziale del 27 per cento. L’attività transattiva residenziale torna ai livelli del 2009, ma rimane ancora lontana dalle performance del 2010.
Il comparto residenziale livornese ha fatto registrare nel 2016 un incremento del numero di compravendite pari al 25,3 per cento. Si tratta di un aumento piuttosto marcato, anche se ancora legato alla concessione di credito da parte delle banche. La quota di compravendite di abitazioni finanziate da mutui, difatti, sfiora il 90 per cento per il terzo anno consecutivo.
I prezzi medi delle abitazioni hanno subìto nuovamente una contrazione, pari allo 0,9 per cento su base annuale sia per il nuovo che per l’usato, anche se in misura inferiore rispetto a quella di un anno fa.
I tempi medi di vendita e locazione si confermano sui valori registrati nel 2015, rispettivamente 12 mesi e mezzo e 6 mesi e mezzo. Per quanto concerne il mercato della locazione, la domanda risulta poco dinamica ed i canoni si riducono del 2,1 per cento su base annuale. Il calo meno accentuato dei canoni rispetto ai prezzi, che si verifica ormai dal 2009, ha portato la redditività media da locazione al 6,3 per cento.
Nel comparto commerciale la domanda per acquisto si conferma debole. I prezzi hanno subìto una nuova flessione, meno 1,8 per cento la variazione annuale, che ha portato il loro calo cumulato rispetto all’inizio della crisi al meno 24,6 per cento.
Non tutti gli indicatori legati al mercato commerciale, però, sono negativi. E’ il caso delle tempistiche per vendere o locare un negozio, che sono in diminuzione, rispettivamente 10 mesi e mezzo e 7 mesi e mezzo, mentre i canoni potrebbero aver concluso la loro discesa iniziata nel 2008, più 0,1 per cento rispetto ad un anno fa. Il diverso andamento di prezzi e canoni ha determinato un aumento dei rendimenti lordi medi da locazione, passati dal 7,2 al 7,4 per cento.
“Le previsioni relative all’andamento del mercato nei prossimi mesi sono, in linea generale, improntate alla stabilità. L’unico settore previsto in miglioramento è, ancora una volta, quello residenziale, con numero di compravendite e di locazioni in possibile ulteriore crescita”, si legge nel rapporto di Nomisma.
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