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13 Dicembre 2024

Giorno della Memoria a Livorno: le celebrazioni per non dimenticare


Livorno – 26 gennaio. Domani, venerdì 27 gennaio, è il Giorno della Memoria. Si commemorano tutte le vittime dell’Olocausto per non dimenticare e per ricordare quanto è accaduto, in un momento storico, quello attuale, altrettanto tormentato, in cui ancora per mano dell’uomo si stanno alzando nuovi muri e tornano alla mente tempi e periodi ritenuti irripetibili. La città ha promosso una serie di iniziative per non permettere che il tempo cancelli dalle coscienze il ricordo di ciò che è stato.
Le celebrazioni inizieranno, a cura del Comune, alle ore 9 al Cimitero Ebraico di via Don Aldo Mei, con la deposizione della corona per ricordare le vittime della shoah. Alle ore 10.30 cerimonia in Prefettura con interventi del Presidente della Comunità Ebraica di Livorno, Vittorio Mosseri, del sindaco Filippo Nogarin e del Prefetto Anna Maria Manzone. A seguire il coro della Comunità Ebraica, la proiezione del documentario “Le leggi razziali e gli Ebrei”, esibizione degli studenti del Liceo Musicale Isis “Niccolini Palli”, lettura di brani e riflessioni di quelli della scuola secondaria di primo grado “ G.Borsi”. Seguiranno la testimonianza della signora Daniela Sarfatti e la consegna della “Medaglia della Liberazione” al signor Santo Santino.
Alle ore 15.30 si inaugura un nuovo spazio museale nel matroneo del Museo Ebraico “Yeshiva Marini”, via Micali,21. Destinato ad accogliere mostre temporanee, il nuovo spazio ospiterà per il Giorno della Memoria 2017 “La stanza della memoria” dedicata a Frida Misul, promossa dalla Comunità Ebraica in collaborazione con la cooperativa Amaranta Service. Sarà esposto “Il mio diario” ed altri oggetti donati dal figlio Roberto Rugiadi. Frida Misul, deportata ad Auschwitz, fu liberata a Teresienstadt dalle truppe sovietiche il 9 Maggio 1945. E iniziò, già durante il viaggio di ritorno a scrivere il suo diario perchè aveve fretta di testimoniare la barbarie nazista. In mostra saranno esposti anche un brandello di tessuto della divisa del campo con il suo numero di matricola, la fascia del ghetto con la stella di David che gli ebrei dovevano tenere al braccio, documenti anagrafici familiari ove è specificata l’appartenenza alla “razza Ebraica”, foto di Frida prima e dopo l’internamento nei campi. La mostra sarà aperta anche il 29 gennaio alle ore 16 e il 5 febbraio alle 16.00. Successivamente, le scuole potranno visitarla contattando Amaranta service: amarantaservice@tiscali.it o telefonando al 3208887044.
Alle ore 21 alla Goldonetta sarà proiettato il film “Lo Stato contro Fritz Bauer” (Germania 2015). Regia Lars Kraume con Burghart Klaußner, Ronald Zehrfeld. Nel giorno dedicato alla memoria dell’Olocausto una rispettosa e riflessiva attenzione si sposta sulla pellicola tedesca “Lo stato contro Fritz Bauer”, incentrata sulla figura del procuratore generale di origine ebrea Fritz Bauer, che sta cercando di portare in tribunale gli autori dei crimini di guerra perpetrati durante il Terzo Reich. Quando il procuratore viene a sapere che Adolf Eichmann, un ex tenente colonnello delle SS che si è reso responsabile della deportazione di massa degli ebrei si nasconde a Buenos Aires, la sua azione giudiziaria si rivela impossibilitata da uno Stato che è fermamente determinato a censurare il suo terribile passato. Diffidando del sistema giudiziario tedesco, Bauer contatta il Mossad, il servizio segreto israeliano, commettendo così alto tradimento. Ma a spingerlo non è un desiderio di vendetta, bensì la sua sincera preoccupazione per il futuro della Germania. Info: 0586.204205/23
Il Giorno della Memoria, è ricordato il 27 gennaio 1945 perché è la data, celebrata in molte nazioni, in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva verso Berlino nella Seconda Guerra Mondiale, giunte presso la città polacca di Auschwitz, fecero la terribile scoperta del campo di concentramento e liberarono i superstiti. Questa data è stata istituita nel 2000 dal Parlamento italiano come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo, dell’Olocausto e in memoria di tutte le persone che hanno protetto gli oppressi a rischio della propria vita. La scoperta di Auschwitz e le dichiarazioni dei sopravvissuti svelarono per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista. Il termine ebraico “shoah” significa infatti distruzione. Nella programmazione delle iniziative si inseriscono quelle dell’Istituto Storico della Resistenza di Livorno. Martedì prossimo alle 16, nella sala conferenze dell’Istoreco, via Galilei, 40, si parlerà sul tema: “La deportazione politica”. Interventi di Camilla Brunelli, direttore della Fondazione Museo e Centro Documentazione Deportazione e Resistenza di Prato, sulla deportazione politica in Toscana con un approfondimento sulle fonti concentrazionarie, e di Elisabetta Ruffini, direttore istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea,su Charlotte Delbo, resistente, deportata, scrittrice. Coordina Carla Roncaglia, presidente Istoreco Livorno. Il prossimo primo febbraio alle ore 17 nella villa del Presidente di via Marradi, 116, ancora l’Istituto Storico della Resistenza di Livorno ricorderà un altro significativo periodo, della seconda guerra mondiale, il 1943-1944. Sarà presentato il libro “Una città in fuga”, la storia dei livornesi tra sfollamento, deportazione razziale e guerra civile, con gli interventi dell’autore Enrico Acciai, Leeds University, e Catia Sonetti, direttrice dell’Istoreco, a cura di Regione, Provincia e Comune.
Il racconto sul Treno della Memoria 2017 è in diretta su www.toscana-notizie.it Agenzia di informazione della Giunta Regionale