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27 Luglio 2024

Nave Aquarius, il sindaco Nogarin prima e dopo


Livorno, 11 giugno 2018. Nogarin prima e dopo. La vicenda della nave Aquarius con 629 persone a bordo si è con l’accosto consentito a fine settimana dal governo spagnolo nel porto di Valencia, sollevando il governo italiano da una situazione che si andava ingarbugliando e consentendo al ministro dell’interno Matteo Salvini, che era nella sede della Lega a Milano, di esclamare: “Alzare garbatamente la voce paga”. E che finalmente il pronlema dei migranti è diventata una questione internazionale. Ma il sindaco Filippo Nogarin ha avuto il suo momento di celebrità nella mattinata perché non ha potuto trattenersi dall’esprimere il suo sdegno per quanto stava avvenendo in alto mare su Fb, che è da sempre il suo consueto diario di bordo. Erano già intervenuti il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, e dopo quelli di Catania, Palermo, Messina, Reggio Calabria, Taranto, che avevano messo a disposizione i loro scali per accogliere la nave e dare asilo ai migranti. Un intervento coraggioso, che gli ha fatto onore, quello del pentastellato Nogarin,(nella foto), che ha ricordato le origini di Livorno, città aperta, luogo di incontro e pronta all’accoglienza da sempre. Un vero e proprio siluro nei confronti del leghista ministro dell’interno Salvini. Solo che dopo qualche minuto ha rimosso il post. Le cronache on line dei quotidiani e le Tv nazionali, che avevano già rilanciato la notizia, raccontano che è divampata subito la polemica all’interno del Movimento, proprio in una fase delicata dei rapporti con la Lega sulla questione dei migranti. Nogarin silenziato allora dagli stessi vertici grillini in difficoltà? Il fatto è che lui stesso ha dichiarato che ha ritirato il suo commento per evitare di creare imbarazzi al governo. Lo ha confermato in tarda mattinata in una dichiarazione video: “La mia posizione è quella espressa in quel post su Facebook poi rimosso. Si tratta della mia posizione personale” e non del M5S nazionale, ha precisato. Poi silenzio.
A Nogarin aveva indirizzato un messaggio anche Roberto Saviano: “Caro sindaco di Livorno, ricordati delle ragioni che ti avevano portato a scegliere di impegnarti per la tua città. Disobbedisci ai diktat di chi concepisce una comunicazione umiliante per ogni militante che voglia dirsi tale e funzionale solo alla illimitata sete di potere di chi si è abituato a vincere sulla pelle degli ultimi. Non devi certo rispondere a me, ma alla storia di accoglienza della tua città. Sii fiero del post che avevi scritto e che probabilmente sei stato costretto a cancellare. Sii fiero di essere ancora un uomo, un livornese”. Anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in linea con M5S, ha tenuto a precisare che la priorità è la salvaguardia della vita umana è la prima cosa, così come l’assistenza alle persone è indiscutibile.