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5 Ottobre 2024

Parole inaccettabili del commissario Oettinger: “I mercati insegneranno agli italiani a votare”


Berlino, 29 maggio – Ieri Angela Merkel ha messo in parallelo lo stallo politico ed istituzionale italiano con la crisi che ha stritolato la Grecia tre anni fa. Oggi il commissario europeo Gunther Oettinger, tedesco, ha detto che la finanza internazionale potrà avere avere un “ruolo educativo” nell’insegnare agli italiani sul come votare alle prossime elezioni politiche.

In un’intervista al giornalista Bernd Thomas Riegert della Deutsche Welle, il commissario europeo per il Bilancio e le Risorse umane ha affermato di temere e di aspettarsi che la reazione dei mercati darà “un segnale” agli italiani, consigliandoli di non votare per forze populiste di destra o di sinistra.

“I mercati e un outlook negativo insegneranno agli italiani a non votare per i partiti populisti alle prossime elezioni”, ha detto l’esponente della Cdu. Questo, almeno, secondo quanto riportato su Twitter dal giornalista. Che non ha smentito. E d’altronde non ha smentito neppure il commissario europeo. Semmai ha aggiustato il tiro.

Le parole di Oettinger hanno scatenato una furiosa polemica in Italia e causato la reazioni dei palazzi di Bruxelles.

“Il mio appello a tutte le istituzioni europee è di rispettate gli elettori: siamo qui per servirli, non per far loro lezioni”, ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Che è stato seguito dai vertici della Commissione europea, a cominciare da Jean Claude Junker, che ha detto: “L’Italia merita rispetto. Bruxelles è pronta a cooperare responsabilmente e nel rispetto reciproco. Le sorti dell’Italia non possono dipendere da eventuali ingiunzioni dei mercati finanziari. L’Italia, indipendentemente dai partiti che la dirigeranno in futuro, è un Paese fondatore dell’Unione e ha fornito un enorme contributo all’integrazione europea”.

Sorpresa ed irritazione è stata espressa anche da molti esponenti politici italiani e in particolare dai leader di Lega e Cinque Stelle, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, oggetto del bersaglio delle parole di Oettinger.