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19 Aprile 2024

Imprese e nuovi profili professionali: intervento di Riccardo Grilli sullo sviluppo del territorio


(Massimo Masiero) Livorno, 9 novembre 2018. L’incontro nell’aula magna del Polo Didattico delle Piagge dell’Università di Pisa tra Confindustria di Livorno Massa Carrara, docenti dell’ateneo e studenti è servito per proseguire il dibattito sul futuro delle nuove professioni, sulle prospettive per i neo-laureati e sulle possibilità di assunzioni di personale che risponda ai profili professionali richiesti dalle imprese del territorio della costa da Piombino a Livorno, fino a Massa Carrara,
ma essenzialmente per avvicinare ulteriormente formazione e mondo del lavoro. Si è trattato del secondo incontro di matching di trasferimento tecnologico e placament, dopo quello del comparto chimico, e riguardava le imprese metal meccaniche, con gli studenti dei corsi di laurea magistrale in ingegneria meccanica, elettronica, elettrica, gestionale ed aerospaziale dell’ateneo pisano e del dipartimento di economia e management.
Il comparto metalmeccanico di Confindustria Livorno Massa Carrara (nella foto sopra l’ultima colata a Piombino nelle acciaierie Lucchini ora Aferpi) con 80 aziende occupa circa 5.000 addetti ed è caratterizzato da realtà produttive che spaziano dalle lavorazioni meccaniche, alla siderurgia, alla componentistica auto, all’ingegneria di progettazione, costruzione, installazione e manutenzione di impianti, alla costruzione di macchine per la lavorazione del marmo fino all’hi-tech e all’informatica. Sono intervenuti, coordinatore Umberto Paoletti, direttore generale di Confindustria Livorno Massa Carrara, Stefano Santalena, vicepresidente di Confindustria Livorno Massa Carrara con delega al coordinamento delle Imprese Multinazionali; il professor Marco Raugi, prorettore per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico dell’Ateneo pisano; Marco Beghini, dipartimento di ingegneria civile e industriale Unipi; Sergio Saponara, dipartimento di ingegneria dell’informazione Unipi e Riccardo Grilli, presidente della sezione metalmeccanici di Confindustria Livorno Massa Carrara, che ha esordito (nella foto a fianco)sottolineando che con l’incontro sono state poste le basi per l’inizio di un nuovo rapporto costruttivo ed efficace tra il mondo universitario e quelle delle imprese.
Il concetto di «Matching di trasferimento Tecnologico e Placement» , ha proseguito, non è assolutamente scelto a caso, ci si propone infatti di creare un rapporto sinergico e virtuoso con una ricaduta di benefici secondo principio di complementarietà.
“Chi fa impresa ha un’idea abbastanza chiara -ha detto- di che cosa significa avere l’opportunità di collaborare con un’Università importante come quella di Pisa, probabilmente, da parte nostra, è necessario fare un maggiore sforzo comunicativo per chiarire quali possono essere i benefici di ritorno sia per la struttura universitaria intesa in senso stretto che per gli studenti. Il riferimento non è ovviamente limitato all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro post laurea ma anche e soprattutto a percorsi di collaborazione ed approfondimento durante il periodo di studio. Per quanto riguarda il solo settore Metalmeccanico di Livorno e Massa Carrara stiamo parlando di 800 aziende dalla piccola sino alla multinazionale; un bacino occupazionale di circa 10,000 addetti; una gamma di attività varie e diversificate che partendo dalle lavorazioni meccaniche di precisione per automotive o settore difesa e passando per l’ingegnerizzazione, installazione e manutenzione d’impianti giunge fino alla siderurgia, sottolineando un’importante presenza di aziende dedicate alla costruzione di macchine per la lavorazione del marmo ed altre il cui core business è costituito da automation e hi-tech”.
“I numeri – ha spiegato Riccardo Grilli – sono spesso auto esplicativi ma non sempre sufficienti a spiegare le dinamiche di fondo: le nostre aziende metalmeccaniche hanno resistito con sforzo e perseveranza alla più lunga e profonda crisi della storia moderna ed oggi sono tornate ad investire in innovazione e tecnologia grazie anche alla spinta data da Industria 4.0. L’innovazione di processo e di prodotto costituisce una grande opportunità di condivisione di conoscenze e collaborazione tra le Imprese ed i diversi Atenei che compongono una struttura universitaria e su questo dobbiamo lavorare per rendere «istituzionale» quello che oggi è spesso lasciato allo spirito di intraprendenza dell’imprenditore e della singola Facoltà”.
“Le nuove tecnologie rappresentano un aiuto sostanziale per rimanere leader di settore e competitivi, ma senza un adeguato sviluppo delle professionalità, delle idee ed un forte cambio di mentalità che spinga ciascuno di noi ad accettare sfide sempre più importanti evitando di ritirarsi nelle cosiddette aree di comfort, anche le tecnologie più spinte non producono alcun risultato. “Ecco perché riteniamo – ha concluso che il primo vero Datore di Lavoro delle future generazioni di Tecnici e Managers sia proprio l’Università, perché è in questi luoghi che si alimentano le energie positive e si spinge verso quel cambio rivoluzionario di mentalità in mancanza del quale, anche un settore industriale forte ed importante come quello del nostro Paese, sarà destinato a soffrire l’aggressività dei paesi emergenti. Nel business il domani è già ieri, ecco perché vi aspettiamo nelle nostre aziende per spingere i processi di innovazione culturale necessari per garantire se non un radioso almeno un sereno futuro”.
masierolivorno@gmail.