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29 Marzo 2024

Aferpi, intesa raggiunta al Ministero dello Sviluppo, i termini dell’accordo


(Massimo Masiero) Roma, 30 giugno – Si profila un accordo per Aferpi, Acciaierie e Ferriere di Piombino, nell’incontro in corso al ministero dello sviluppo tra Regione e esponenti del governo è trapelata una soluzione. I contratti di solidarietà sono stati prorogati per due anni fino al 31 dicembre 2018 con mantenimento per i lavoratori del livello di reddito garantito dal contratto di solidarietà vigente nel biennio 2015/ 2017″. Entro ottobre del 2017 Rebrab, vertice del gruppo algerino, si è impegnato a individuare un nuovo partner industriale per la concreta ripresa dell’attività futura dello stabilimento. Ripresa dell’attività di laminazione ad agosto 2017 per le rotaie e da ottobre per barre e vergella, tradizionale produzione della siderurgia piombinese. Dal 2018 verifica semestrale dell’andamento della produzione. Oggi intanto i lavoratori hanno effettuato due ore di sciopero a fine di ogni turno.
Intanto primo commento da Roma. “Penso che la firma sull’addendum posta stamani consenta di fare punto e a capo in una vicenda complessa, e di dare certezze ai lavoratori che ieri hanno giustamente fatto sentire la loro protesta. Il nostro obiettivo deve essere quello di tornare a produrre acciaio e non si può prescindere dall’accensione del forno elettrico. Da parte nostra continueremo ad impegnarci su tutte le questioni sulle quali possiamo dare il nostro contributo: da quelle urbanistiche, alle bonifiche, all’utilizzo dei fondi europei”. È questo il commento a caldo del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell’incontro che ha avuto questa mattina a Roma al Ministero dello sviluppo economico sulle prospettive di Aferpi e del suo piano industriale per Piombino, presenti il ministro Carlo Calenda, il sindaco Massimo Giuliani e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali e locali oltre a quelli del Ministero del lavoro.
Nel corso del suo intervento il presidente Rossi ha rinnovato la richiesta di sblocco dei 30 milioni di euro destinati alla Toscana e alle sue politiche attive per il lavoro, che verrebbero impiegati tra l’altro per formare i lavoratori del comprensorio piombinese. Ha poi posto nuovamente la questione del completamento della bretella stradale per la quale ha detto di attendere i 50 milioni di euro promessi dal Ministero dei trasporti e dall’Anas.
“Ribadisco infine – ha concluso Rossi – che per Piombino servirebbe anche un impegno del Governo che consista in una pressione sulle banche affinché concedano a chi vuole investire i finanziamenti richiesti e attesi. E noi questa pressione continueremo, garbatamente, ad esercitarla”.
Il ministero dello sviluppo economico ha emesso un comunicato al termine dell’incontro.
“Questa mattina – si legge nella nota – è stato sottoscritto, tra la procedura di amministrazione straordinaria della Lucchini e il gruppo Cevital, un “addendum” (appendice) al contratto del 30 giugno 2015”.
“L’accordo – prosegue il comunicato – che si è reso necessario dopo la contestazione ad Aferpi dell’inadempimento sulla esecuzione degli investimenti previsti nel programma industriale, prevede in sintesi: il prolungamento fino al 30 giugno 2019 del periodo di sorveglianza da parte degli organi della Procedura di amministrazione straordinaria, sulla base di un Piano di azione che prevede il cronoprogramma dei nuovi impegni; l’impegno di Cevital/Aferpi, a individuare, entro il 31 ottobre 2017, una partnership per la parte siderurgica del Progetto Piombino o a presentare, nello stesso termine, un piano industriale con evidenza delle fonti di finanziamento certe; l’impegno di Aferpi a riprendere l’attività produttiva con le tempistiche del Piano di Azione che prevede:
per la parte siderurgica la ripresa dell’attività di laminazione ad agosto 2017 per le rotaie e ad ottobre per barre e vergella”.
“Piano liberazione aree: smantellamenti impianti piccoli con fine lavori a settembre 2017 e assegnazione degli ordini entro ottobre 2017 per lo smantellamento di grandi impianti, con fine lavori nell’ ottobre 2019”
“La verifica ad ottobre 2017 sull’ emissione degli ordini e successivamente ogni sei mesi a partire da gennaio 2018”.
“Per la parte Logistica e Agroalimentare Aferpi si impegna a presentare le relative proposte operative entro sei mesi dalla approvazione del Piano siderurgico”.
“La violazione di quanto inserito nell’addendum in merito alla ripresa produttiva, alla ricerca della partnership ed alla presentazione del piano industriale, costituirebbe grave inadempimento di Aferpi e quindi causa di risoluzione espressa ai sensi dell’art. 1456 c.c.”
“L’addendum tiene conto della emanazione del decreto interministeriale in data 23 giugno 2017 che autorizza la prosecuzione dei contratti di solidarietà ai sensi dell’art. 42, comma 3, del d.lgs.148/2015 fino alla data del 31 dicembre 2018, con mantenimento per i lavoratori del livello di reddito garantito dal contratto di solidarietà vigente nel biennio 2015/ 2017”.Aferpi, Rossi: “Tappe precise e garanzie per i lavoratori
“In questa vicenda – ha commentato il presidente Rossi sulla vicenda di Piombino – si è indubbiamente perso tempo e ci sono stati ritardi da parte di Aferpi. Per me però è sempre stata chiara la volontà di Rebrab di realizzare l’accordo del 2015. Oggi questo addendum mi convince, perché fissa tappe precise per la ripresa dell’attività produttiva, per gli investimenti, per l’attuazione di quanto previsto dal piano finanziario, stabilendo un nuovo traguardo per la fine del prossimo ottobre. E mi convince anche perché dà garanzie ai lavoratori”.
“Il piano industriale di Aferpi – ha aggiunto – al momento è l’unico che consente di occupare tutti i lavoratori. Altre ipotesi analoghe al momento non sono in campo. Mi pare poi interessante, rispetto alle attuali difficoltà finanziarie dell’impresa, che le sia data la possibilità di trovare partner capaci di sostenerla. Questo rafforza la volontà di realizzare il progetto industriale”.
Dopo aver espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo, Rossi ha infine osservato come “importantissime” siano state le lotte dei lavoratori.