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29 Marzo 2024

Coronavirs a Livorno, gravi ma stabili le condizioni dell’uomo in isolamento


(Mirko Branca) Livorno, 4 marzo 2020 – La condizioni del livornese di 55 anni contagiato dal coronavirus e ricoverato in isolamento nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Livorno, sono gravi ma stabili. La prognosi rimane riservata. Le dodici persone che sono venute in contatto con lui, ossia due medici del pronto soccorso, tre operatori sanitari, due tecnici radiologi, due infermieri, il medico di base, la moglie e la figlia del paziente, sono state messe nel frattempo messe in quarantana.

A confermare il tutto è stato l’azienda Usl Toscana Nordovest con una conferenza stampa svolta nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 4 marzo, in cui è stato precisato come in città non esistano focolai del virus che l’uomo, secondo quanto ricostruito dai medici livornesi, avrebbe contratto in un viaggio a Bologna o scorso 15 febbraio, effettuato per partecipare a un torneo di bocce.

La conferenza stampa è stata svolta anche per rassicurare la cittadinanza sulle misure adottate al fine di limitare il diffondersi dell’epidemia e soprattutto informarla sul percorso seguito dal soggetto prima di accedere al pronto soccorso, nonché per precisare ancora una volta le modalità di contrazione del virus.

Alla presenza del sindaco di Livorno, Luca Salvetti, la situazione è stata illustrata, nella sala Ceccarini dell’ospedale di Livorno, da Luca Carneglia, direttore del medesimo ospedale, da Alessio Bertini, primario del pronto soccorso, da Claudio Tofanari, direttore dell’ufficio di igiene e sanità pubblica, da Spartaco Sani, primario del reparto Malattie infettive nonché da Paolo Roncucci, primario di Rianimazione.

Secondo quanto è stato spiegato, il paziente si trovava a casa dal 18 febbraio poiché non si sentiva bene. Dopo alcuni giorni di cure antibiotiche e cortisoniche, prescritte dal medico di famiglia, vista l’assenza di risultati, l’uomo si è presentato alla porta carraia di via Gramsci la mattina dell’altro ieri, 2 marzo, dove ha dichiarato di avere disturbi respiratori. Per questo motivo gli è stata data una mascherina chirurgica ed inviato al pronto soccorso, dove è stato fermato al pre-triage.

Inizialmente ha negato di essere uscito da Livorno e dalla Toscana, ma poi ha raccontato della sua trasferta a Bologna effettuata a metà febbraio.